09:06 – La popolazione mondiale dovrà abituarsi alle situazioni climatiche estreme, in particolar modo in Cina, i principali centri urbani tra cui Pechino e Shanghai, potrebbero “affrontare estati più calde e più lunghe, nonché mesi più piovosi“, scrive AL-JAZEERA. Il risultato, secondo Greenpeace, sarà l’arrivo di caldo estremo e alluvioni, molto pericolosi per la popolazione. “Pechino sta vivendo il “più grande aumento” della temperatura media, aumentando a una velocità di 0,32 gradi Celsius (0,58 gradi Fahrenheit) ogni 10 anni, con la frequenza delle ondate di calore in aumento “considerevole” dal 2000“. L’aumento di temperatura mette a rischio sia gli anziani che i lavoratori all’aperto, come operai e fattorini. Un altro effetto dell’innalzamento delle temperature è l’aumento dei giorni estivi fino a oltre 40 in città come Shanghai. La causa di questo cambiamento estremo è da ricercarsi anche nell’inquinamento crescente che il Pianeta sta subendo. Le città di Pechino e Shanghai, infatti, “sono tra le 23 città cinesi nei primi 25 centri urbani di tutto il mondo che producono annualmente il 52% dei gas che provocano il riscaldamento del clima“. Le temperature in aumento hanno costretto alcuni centri urbani a limitare l’uso di corrente elettrica, con danni anche alla produttività del settore manifatturiero. Il caldo porterà ad un aumento di precipitazioni che si tramuteranno ben presto in alluvioni, soprattutto nelle “città di Shanghai, Suzhou, Wuxi, Changzhou e Ningbo, le città che hanno la più alta densità in termini di popolazione ed economia“. (cit. AL-JAZEERA)
SM