Atti persecutori, furti e rapine: il Questore vieta a 65enne pregiudicato l’accesso, per un anno, a tutti i bar della provincia di Milano

Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso per la prima volta un provvedimento di “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” a carico di un cittadino italiano, classe 1956, gravato da numerosi precedenti di polizia e penali, molti dei quali perpetrati presso il bar ubicato all’interno di un noto supermercato in via Pellegrino Rossi a Milano.  La proposta di tale provvedimento è stata inoltrata al Questore dalla Stazione Carabinieri di Affori, a seguito di una lunga serie di episodi criminosi di cui l’uomo si è reso responsabile, in particolare, creando gravi disagi e turbative per la sicurezza e incolumità sia di dipendenti e clienti di un grande supermercato di via Rossi.

Gli accertamenti dei poliziotti dell’Anticrimine hanno permesso di far emergere, non solo le diverse condanne per reati contro la persona e il patrimonio a carico del soggetto, ma anche numerosi interventi di Polizia che lo hanno visto protagonista nel corso degli ultimi anni; interventi espletati sia dai Carabinieri della vicina Stazione che degli agenti del Commissariato Comasina. Solo nel 2021, l’uomo è stato denunciato due volte per furto aggravato, una denuncia per rapina impropria, una per resistenza a pubblico ufficiale e, non da ultimo, per atti persecutori nei confronti di una dipendente del supermercato, all’interno del quale, nei pressi dell’area bar, l’uomo ha consumato gran parte delle condotte criminose che hanno portato al provvedimento del Questore di Milano.

La massima Autorità di Pubblica Sicurezza della Provincia ha così deciso di vietare al soggetto, di accedere a tutti gli esercizi pubblici per la somministrazione di bevande e alimenti, presenti nell’intera provincia di Milano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, ai sensi dell’art. 13 bis co. 1 bis del D.L. 14/2017 (“Il Questore può disporre il divieto di accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento presenti nel territorio dell’intera provincia nei confronti della persone che per i reati di cui al comma 1, sono state poste in stato di arresto o di fermo convalidato dall’AG, ovvero condannate, anche con sentenza non definitiva”).

La durata del divieto è di un anno, e la sua violazione è punita con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, nonché con la multa da 8.000 a 20.000 euro. La misura, strumento volto a garantire tranquillità e legalità di esercizi pubblici e a prevenire comportamenti lesivi dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, viene applicata per la prima volta a Milano nei confronti di un soggetto sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa dal reato di atti persecutori.

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Milano/articolo/119460e96eb6dbf9c148864137

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