(DIRE) Roma, 6 Lug. – Per la prima volta nella storia del Togo delle persone sono state processate e condannate al carcere con l’accusa di pirateria. E’ il caso di sette cittadini nigeriani, uno togolese e uno ghanese, quest’ultimo ancora in fuga e su cui pende ora un mandato di cattura internazionale, condannati dalla Corte d’appello della capitale Lomè a pene comprese tra i dodici e i 20 anni per aver tentato di dirottare e sequestrare una petroliera nel maggio 2019. Il Togo è uno dei Paesi che si affaccia sul Golfo di Guinea, l’area del mondo dove l’anno scorso si sono verificati circa il 95 per cento del totale dei rapimenti connessi alla pirateria, stando ai dati dell’International Maritime Bureau. Solo tre giorni fa cinque membri dell’equipaggio di un peschereccio, quattro cittadini coreani e uno filippino, sono stati sequestrati nella zona, al largo delle coste del Ghana. Oltre a pirateria marittima, i nove imputati condannati dai giudici di Lomè sono stati ritenuti colpevoli anche di “associazione a delinquere e violenza internazionale”. Solo una delle persone processate, un cittadino togolese, è stato assolto. Parlando con la stampa locale il procuratore Kodjo Gnambi Garba ha detto che “le persone devono capire che la pirateria e le rapine armate in mare verranno punite” e che per questi delinquenti la giustizia togolese “sarà intransigente”. Il Paese africano, si legge sul portale di notizie IciLome, ha introdotto i reati connessi alla pirateria nel suo codice penale nel 2015. (Bri/ Dire) 18:46 06-07-21