Lettonia, archeologia: ritrovata la più antica vittima di Peste, ha 5.000 anni

12:01 – Le ricerche sulla nascita delle malattie continuano, infatti è stato trovato il “paziente zero” della Morte Nera, un uomo deceduto più di 5.000 anni fa in Lettonia infettato dalla Peste. Secondo le prove raccolte, la Peste rinvenuta sulle ossa dell’uomo sembra essere il primo ceppo conosciuto della malattia, “la più antica vittima di Peste identificata“, afferma BBC. Nel 1300 la Peste giunse in Europa mietendo milioni di vittime dimezzando la popolazione e ripresentandosi ad intervalli regolari a distanza di qualche secolo. L’uomo, un cacciatore-raccoglitore di circa 20 anni, venne seppellito in una tomba risalente al Neolitico in Lettonia con altri tre uomini. Probabilmente un roditore morse l’uomo 5.300 anni fa circa, il quale morì qualche giorno dopo per lo shock settico provocato dall’infezione primaria di Yersinia pestis. Secondo lo studio, tale ceppo di Peste “è emerso circa 7.000 anni fa, quando l’agricoltura stava iniziando ad apparire nell’Europa centrale” e potrebbe essere “passato sporadicamente dagli animali all’uomo senza causare grandi epidemie“. In particolare lo studio evidenzia come nel Neolitico la Peste avesse grandi difficoltà di diffusione, dunque sono sorti dubbi sulle teorie “sullo sviluppo della civiltà umana in Europa e in Asia“, tra cui il “grande declino della popolazione nell’Europa occidentale alla fine del Neolitico“. Tutt’oggi la Peste è una grave piaga dell’umanità, nonostante siano state prese molte precauzioni e le cure siano sempre più efficaci se la malattia viene riconosciuta in tempo. (cit. BBC)

SM

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About the Author: Silvana Marrapodi