(DIRE) San Paolo (Brasile), 24 Giu. – Dopo due anni e mezzo alla guida del ministero dell’Ambiente del Brasile, Ricardo Salles ha presentato ieri le sue dimissioni, giustificando così alla stampa la sua decisione: “Capisco che il Brasile, durante quest’anno e il prossimo anno, nel contesto internazionale e anche nell’agenda nazionale, ha bisogno di un’unione molto forte di interessi, desideri e sforzi. E perché questo avvenga nel modo più sereno possibile, ho presentato al presidente la mia richiesta di dimissioni, che è stata accolta”.
Con la partenza di Salles, il governo Bolsonaro perde il sedicesimo ministro in due anni e mezzo. L’ormai ex ministro è oggetto di un procedimento aperto dal Tribunale supremo federale, a seguito di un’inchiesta di polizia che avrebbe fatto luce su favoritismi di Salles nei confronti di imprenditori del settore del legname attraverso una modifica delle norme finalizzata alla regolarizzazione di carichi che erano stati sequestrate all’estero.
Bolsonaro ha commentato le dimissioni di Salles esprimendo sostegno al suo collaboratore: “Sei parte della storia, il legame tra agricoltura ed ambiente è quasi un matrimonio perfetto”. L’ex ministro è stato invece contestato dagli ambientalisti, che hanno festeggiato la sua uscita di scena.
Il mandato di Salles, iniziato nel 2019, è stato caratterizzato da deregolamentazione ambientale, aumento dei tassi di deforestazione e scontri con gli esperti internazionali sul clima.
Al suo posto è stato nominato Joaquim Pereira Leite, attuale segretario dei Servizi per l’Amazzonia e l’ambiente. Il nuovo ministro ha anche lavorato presso società di consulenza e nel settore farmacochimico. Per un periodo è stato anche membro della Sociedade Rural Brasileira. (Bio/ Dire) 13:07 24-06-21