Nonostante, le attuali limitazioni Covid19 per la fruizione di eventi artistici e culturali, il “Festival delle Identità Linguistiche Calabresi”, partito lo scorso 11 giugno e promosso dal Comune di Bova Marina in partenariato con i comuni di Roghudi, Roccaforte del Greco, Condofuri e Guardia Piemontese, sta suscitando particolare interesse verso la riscoperta delle minoranze linguistiche presenti in Calabria in una formula culturale innovativa che indaga gli aspetti linguistici attraverso la rappresentazione di storie e tradizioni proprie di queste importanti comunità. Il ricco programma, diretto dal professore Pasquale Casile e coordinato dal consigliere comunale con delega alla Cultura Silvio Cacciatore, ha già visto in modalità online incontri letterari, workshop e spettacoli dal vivo nei comuni di Roccaforte e di Bova Marina con i gruppi etnici Kardhja e Baskim etno-folk e proseguirà nei prossimi giorni, con rappresentazioni di teatro danza, concerti, escursioni e incontri culturali. Questa intensa rassegna è sostenuta dal Fondo unico per la cultura 2020 della Regione Calabria.
Venerdì 25 giugno, alle ore 18, da Roccaforte del Greco in diretta sulla pagina facebook @filicafestival, l’Associazione Culturale “Leggendo Tra Le Righe” presenterà il volume “Gli Arbereshe d’Italia – La storia e gli insediamenti” di Nicola La Barbera, un saggio che ripercorre le vicende degli Arbereshe, una popolazione di origine albanese, minoranza etnico-linguistica molto importante e presente in Italia. Interverranno il sindaco di Roccaforte del Greco Domenico Penna, l’autore Nicola La Barbera e Katia Germanò di “Leggendo Tra Le Righe”.
Sabato 26 giugno alle ore 21, presso l’Access Point Area Grecanica di Roghudi (RC), ci sarà la prima dello spettacolo teatrale “Mamè” a cura della Compagnia Teatrale BA17 in co-produzione con I Vacantusi; un viaggio straordinario attraverso i territori e le storie delle comunità che hanno contribuito a formare la cultura e la personalità di questa terra. Sotto la guida della regista e drammaturga Angelica Artemisia Pedatella, Mamè risuona di canti e intrecci linguistici in uno scenario onirico e ritmato come un tamburo. Un cast brillante di attori calabresi composto da Sabrina Pugliese, Massimo Rotundo, le tre sirene: l’attrice Angelica Artemisia Pedatella, la cantante Celeste Iiritano, la coreografa e ballerina Giada Guzzo che firma la coreografia e si esibisce insieme al giovane e talentuoso Raphael Burgo; nell’opera si intrecciano i temi musicali guidati dalla magia strumentale del polistrumentista Emanuele Grispino. Lo spettacolo è un’opera di drammaturgia contemporanea che intreccia la narrazione audiovisiva con la performance dal vivo, grazie ad una magistrale opera di concerto tra i diversi linguaggi.
Domenica 27 giugno, una giornata intensa incentrata alla riscoperta del territorio e degli antichi borghi grecanici. Alle ore 10 si terrà all’Access Point Area Grecanica di Roghudi il Workshop sugli strumenti musicali antichi presentati nelle loro componenti materiali e funzionali da esperti musicisti delle tre aree linguistiche: Francesco Siviglia per la Lira, Domenico Iacovo per la ghironda, Pietro Orlando per la Zampogna. Successivamente, avrà inizio l’escursione e visita guidata curata dalla Proloco di Bova Marina, alla Vallata dell’Amendolea e al borgo ellenofono di Gallicianò dove sarà possibile riscoprire attraverso le voci dirette degli anziani locali le storie e le leggende di questi straordinari luoghi da preservare e tramandare alle nuove generazioni. L’escursione si concluderà alle 18,30 all’anfiteatro di Gallicianò, alle luci del tramonto, con lo spettacolo di musica occitana del gruppo “Vent de Nótes” (Guardia Piemontese), che racconteranno attraverso canti e balli le origini degli occitani e le loro peregrinazioni dall’anno Mille ai giorni nostri. Il repertorio musicale comprende pezzi tradizionali e si concluderà con le ultime elaborazioni musicali che ancora oggi la comunità occitana continua a produrre. La programmazione artistica del festival ideata dall’associazione “Calabria dietro le quinte”, si concluderà il 30 giugno alle ore 21, al cine-teatro don Bosco di Bova Marina con lo spettacolo originale di teatro-danza dal titolo “Kuntastorie” realizzato e coreografato dall’associazione “The Dance” di Stefano D’Aguì. Lo spettacolo intende raccontare attraverso una narrazione affidata alle arti sceniche lo straordinario mondo delle minoranze linguistiche in una originale rilettura in chiave classica e contemporanea.
Per partecipare agli eventi in presenza (spettacoli ed escursioni) è necessaria la prenotazione obbligatoria inviando una e-mail filicafestival@gmail.com o un messaggio whatsapp ai numeri telefonici del festival.