Home restaurant “Il Salotto” lancia podcast sulla storia delle specialità calabresi

Il primo episodio è stato incentrato sul pecorino crotonese: primo formaggio dop della Calabria, specialità casearia che faceva impazzire il regno di Napoli e prodotto di punta della gastronomia di questa regione. Non serve aggiungere altro per l’apripista dei podcast targati “Il Salotto Home Restaurant”, in quel di Crotone, che ha deciso di utilizzare non solo forchetta e coltello per dare spazio in maniera diversa al cibo e alla sua storia nella punta del Belpaese. La serie composta da 10 registrazioni si chiama “Ore pasti” e il primo episodio è stato lanciato il 12 giugno sulla piattaforma Spreaker. In genere a prodotti e ricette si riserva sempre un momento visuale sia per le foto che sono scattate, a mo’ di usanza gastronomica, durante cene ed eventi sia per i social che sono oramai parte integrante della quotidianità. Ora, invece, spazio esclusivamente alla voce per ampliare l’immaginazione e comprendere che percorso abbia intrapreso una pietanza prima di essere definita nella forma in cui la conosciamo. Non solo cosa mangiamo, dunque, ma chi ha consentito di farlo in una terra calda e selvaggia come la Calabria in cui la valorizzazione della cucina ha iniziato a prendere piede negli ultimi anni. E non poteva essere altrimenti, data la vastità dell’offerta che va ben oltre peperoncino e ‘nduja.

Il Salotto Home Restaurant è una casa del buon gusto che propone cene occasionali diventando, così, un luogo d’incontro per amici, turisti o semplicemente sconosciuti che hanno il desiderio di vivere un’esperienza culinaria speciale dove si condividono sapori autentici. Gli home restaurant rappresentano a tutti gli effetti una declinazione della c.d. sharing economy: un “sistema economico in cui beni o servizi sono condivisi tra individui privati, gratis o a pagamento, attraverso Internet”, come recita il prestigioso Oxford Dictionary. Ma in Italia, ancora, si fa fatica rispetto a tanti altri Paesi europei a normare il settore. Entro il 2025 si stima che il comparto nel Vecchio Continente varrà 570 miliardi di euro, tant’è che la stessa Unione Europea con l’Agenda 2014 ha più volte invitato gli Stati membri a puntare sulla crescita dell’economia della condivisione, inclusi gli home restaurant.

In Calabria, soprattutto in un periodo di ricostruzione post pandemica, la gastronomia potrebbe rappresentare la via maestra per il rilancio turistico anche grazie a strutture alternative di ristorazione. Occorre, quindi, veicolare al meglio i piatti del posto perché i vacanzieri sono alla ricerca esattamente di gusti appartenenti al patrimonio culturale della regione.

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