In regione meridionale conflitto con separatisti continua da 1982
(DIRE) Roma, 15 Giu. – Le forze armate senegalesi avrebbero conquistato le ultime cinque basi del principale gruppo separatista della Casamance, regione a sud del Paese e al confine con la Guinea-Bissau che reclama l’indipendenza da circa 40 anni. Come riferisce l’agenzia di stampa nazionale Agence de Presse Senegalaise (Aps), a renderlo noto è stato l’esercito di Dakar, che ieri ha visitato gli avamposti che sarebbero stati sottratti ai ribelli insieme con una delegazione di giornalisti. Le operazioni si collocano in un’offensiva più ampia avviata il 31 maggio contro il Mouvement des forces démocratiques de Casamance (Mfdc), questo il nome del più organizzato tra i gruppi ribelli della regione, che si è avvalsa anche di bombardamenti aerei. L’obiettivo del governo del presidente Macky Sall è anche quello di favorire il ripopolamento della popolazione sfollata dal conflitto, che è continuato con maggiore o minore intensità dal 1982. Secondo il colonnello Souleymane Kandé, ascoltato dall’emittente Radio France Internationale (Rfi), i guerriglieri sono stati responsabili di “diversi abusi”, perpetrati con l’obiettivo di “garantire uno sfruttamento esclusivo delle risorse forestali”. Secondo un altro ufficiale delle forze armate, il colonnello Clément Hubert Boucal, i ribelli del Mfdc hanno lasciato sul campo diverse armi, come “razzi anticarro come i B10, cinque mine antiuomo e cinque Ak47”, e sarebbero “fuggiti in Guinea Bissau”. I cronisti invitati a seguire i militari sono stati messi in guarda sulla presenza di mine antiuomo, ha riferito Aps. Nel 2020 il Centre national d’action antimine du Sénégal (Cnams) aveva comunicato che entro il marzo scorso 1,2 milioni di ettari di territorio della Casamance sarebbero dovuti essere bonificati. (Bri/ Dire) 11:48 15-06-21