Vaccino. L’Istituto Pasteur di Dakar pronto a produrlo nel 2022

Su base di accordo tra centro Senegal e azienda belga Univercells

(DIRE) Roma, 8 Giu. – Il Senegal potrebbe iniziare a produrre i suoi vaccini contro il Covid-19 entro il prossimo anno nell’ambito di un accordo con l’azienda farmaceutica belga Univercells. Lo riferisce il giornale senegalese Le Quotidien, che rilancia una fonte che ha partecipato ai lavori che hanno portato all’intesa citata dall’agenzia Reuters. Ad aprile, ha riferito la fonte, la società belga ha siglato un dichiarazione d’intenti con l’istituto Pasteur della capitale Dakar. L’accordo implicherebbe la condivisione da parte di Univercells delle tecnologie necessarie per la produzione dei sieri nell’ottica di fare dell’istituto senegalese un centro per la produzione dei vaccini da distribuire in tutta l’Africa occidentale. Inizialmente Univercells, una startup con sede a Gosselies, nel sud del Paese, confezionerà e distribuirà i vaccini prodotti in Belgio. Entro la fine del 2022 si prevede invece che l’azienda trasferisca tutta la sua capacità produttiva a Dakar per iniziare la vera e propria produzione in loco. A oggi l’azienda europea, che sta sviluppando un suo vaccino anche in collaborazione con la società italiana ReiThera, dispone delle tecnologie necessarie per produrre i sieri a cosiddetto vettore virale, come quelli messi a punto da Johnson&Johnson, AstraZeneca e dall’istituto russo Gamaleya. L’istituto Pasteur invece è l’unica struttura in Africa a realizzare un siero, autorizzato per l’uso di emergenza dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), contro la febbre gialla. L’obiettivo del centro senegalese è arrivare a produrre 300 milioni di dosi entro la fine del 2022. Stando a una ricerca finanziata dal governo britannico su richiesta dell’Istituto Pasteur, il costo totale di una operazione del genere si aggirerebbe intorno ai 200 milioni di dollari. (Bri/ Dire) 10:00 08-06-21

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