Berlino si scusa ma è scontro su 1,1 mld euro per “sviluppo”
(DIRE) Roma, 28 mag. – La Germania ha riconosciuto di aver commesso un “genocidio” in Namibia durante il periodo coloniale e ha chiesto ufficialmente “perdono” ai discendenti delle migliaia di persone della comunità herero e nama uccise tra il 1904 e il 1908. Berlino ha proposto inoltre lo stanziamento di un fondo da 1,1 miliardi di euro per 30 anni per finanziare “progetti per la ricostruzione e lo sviluppo” del Paese. A comunicarlo, oggi, è stato il ministro degli Esteri Heiko Maas. Le principali organizzazioni di rappresentanza dei due popoli hanno già rifiutato le misure proposte dalla Germania.
L’annuncio di Maas ha seguito di circa due settimane il raggiungimento di un accordo sulle riparazioni tra i delegati ai negoziati dei due Paesi, il diplomatico namibiano Zedeka Ngavirue e l’ex deputato tedesco Ruprecht Polen, che ha messo fine a circa sei anni di lavori. Sull’intesa non erano però trapelati dettagli.
Maas ha detto che la Germania vuole “sostenere la Namibia e i discendenti delle vittime con un programma sostanzioso del valore di 1,1 miliardi di euro per la ricostruzione e lo sviluppo” come “gesto di riconoscimento delle incommensurabili sofferenze inflitte alle vittime”. Il ministro ha inoltre chiesto “perdono” alla Namibia e ai discendenti delle vittime “alla luce della sua responsabilità storica e morale”.
Un dirigente delle organizzazioni native Nama Traditional Leaders Association (Ntla) e Ovaherero Traditional Authority (Ota), Vekuii Rukoro, riporta il quotidiano The Namibian, ha comunicato il rifiuto delle compensazioni, definite “una copertura” per i progetti di sviluppo voluti dal governo e non vere e proprie “riparazioni”. “Non è sufficiente per il sangue dei nostri antenati” ha aggiunto Hengari.
Mentre il governo della Namibia deve ancora commentare la notizia, il segretario alla presidenza, Alfredo Hengari, ha contestato la presa di posizione dei nama e gli herero.
(Dire) 15:06 28-05-21