Martello: “Stato calamità per relitti al porto”
(DIRE) Palermo, 28 Mag. – “È stato un confronto utile, abbiamo affrontato diversi aspetti legati al tema dei flussi migratori e dell’accoglienza umanitaria a Lampedusa. In particolare ritengo importante che sia stata sollevata la necessità di chiedere al governo regionale di riproporre lo stato di calamità naturale in relazione alla gestione delle imbarcazioni dei migranti, ed ai danni che i relitti affondati nelle nostre acque provocano ai nostri pescherecci”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, dopo l’incontro di oggi con il capo del dipartimento delle Libertà civili e l’Immigrazione, prefetto Michele Di Bari, che si è recato sull’isola insieme con una delegazione del ministero dell’Interno. All’incontro hanno preso parte anche il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il questore, Rosa Maria Iraci, i rappresentanti dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza e della guardia costiera, oltre che l’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto. “Da un lato c’è il tema delle imbarcazioni utilizzate dai migranti che restano ormeggiate al porto e che, se non rimosse e rottamate in tempo, affondano provocando danni ambientali, alle altre barche ormeggiate ed alle stesse infrastrutture portuali – ancora Martello -. C’è poi il tema di relitti affondati nelle nostre acque che provocano danni ingenti ai nostri pescherecci e rischi per gli stessi pescatori. Solo con la riproposizione dello stato di calamità da parte del governo regionale, che però dovrà essere riconosciuta dal governo nazionale e dalla Protezione civile nazionale, potremo avere gli strumenti per evitare danni ambientali e per risarcire i nostri pescatori”. (Com/Sac/Dire) 19:13 28-05-21