I vaccini tengono contro varianti, ma quella indiana più trasmissibile
(DIRE) Roma, 28 Mag. – “Pur nella cautela sempre mantenuta dobbiamo riconoscere che la situazione epidemiologica sta decisamente migliorando. 0,72 di RT è un dato chiaro: ci dice che la trasmissione è in declino e scende molto più velocemente dell’inizio, stiamo raggiungendo i 50 casi su 100mila e quindi torniamo al tracciamento sistematico”. Così Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, commenta i dati settimanali della cabina di regia sul monitoraggio dell’epidemia da Covid-19. “La vaccinazione sta dando i suoi frutti- prosegue Rezza- e stiamo vaccinando per proteggere e abbattere il carico di malattia grave, decongestionando i posti di area medica e terapia intensiva. Allo stesso tempo stiamo cominciando a vedere un effetto, forse iniziale, sulla riduzione della trasmissione, ma per vedere un effetto più forte dovremmo vaccinare strati di popolazione giovanile, sempre dopo aver messo in sicurezza gli anziani e i fragili. Dal prossimo mese arriveranno più vaccini e potremmo vaccinare le persone che più trasmettono l’infezione, la classe di età dai 20 ai 40 anni: i dati inglesi hanno dimostrato che i vaccini a Rna e a vettore virale sono in grado di ridurre la trasmissione, avvicinandoci all’immunità di comunità”.