“Può un guasto tecnico rallentare l’indagine su il latitante più ricercato d’Europa? E’ quello che potrebbe essere successo a seguito di uno sbalzo di tensione che avrebbe provocato il malfunzionamento dei server allocati all’interno della sala ascolto della procura di Palermo. A quanto si apprende dagli organi di stampa, che citano fonti giudiziarie, sarebbero andati persi anche i cosiddetti brogliacci sintetici dell’indagine sui presunti favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, la primula rossa di Cosa Nostra.
Questa circostanza ha costretto gli inquirenti a riascoltare le registrazioni e riscrivere le annotazioni da capo. Quest’episodio evidenzia i rischi relativi alla capacità di garantire la sicurezza della conservazione dei dati e dei materiali anche a fronte del recente provvedimento normativo che ha esteso il ricorso ad intercettazioni con trojan. Nella speranza che il guasto non abbia compromesso alcunché di rilevante, ho presentato un’interrogazione parlamentare alla Guardasigilli per fare luce sull’accadimento”. Lo dichiara in una nota l’On. Manfredi Potenti, deputato della Lega-Salvini Premier e membro II Commissione Giustizia.