Il Presidente dell’Automobile Club di Reggio Calabria – Giuseppe Martorano – ogni giorno raccoglie le istanze di tanti operatori commerciali del settore auto e fra questi soprattutto i concessionari che hanno chiuso in rosso il 2020 ma anche dei Soci ACI, che confermano quanto evidenziato nell’Annuario Statistico ACI 2021 consultabile, da oggi, su http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche.html.
Nel 2020, infatti, a causa del COVID19, il mercato auto ha toccato il livello più basso degli ultimi vent’anni. A marzo e aprile, le vendite si sono praticamente azzerate (80% di diminuzione media delle immatricolazioni), mentre – su base annua – la perdita di nuove iscrizioni di veicoli ha superato le 560mila unità, 500mila delle quali autovetture.
La pandemia ha inciso pesantemente anche sulle spese degli italiani, e il comparto auto non ha fatto eccezione. Nel 2020, per usare l’auto abbiamo speso poco più di 124 miliardi di euro: 30,7 miliardi di euro in meno rispetto al 2019 (-20,2%). Spesa maggiore: acquisto e ammortamento del capitale (37,9mld). Seguono spesa per il carburante (29,4mld) e manutenzione/riparazione (21,7mld). Rispetto al 2019, tutte le voci che compongono la spesa finale sono in netta diminuzione: acquisto e ammortamento (-23,3%), carburante (-25,6%), manutenzione/riparazione (-17,3%). Nel 2020 la spesa media sostenuta per utilizzare l’auto è risultata circa 3.100 euro. Nel 2019 era stata di (3.900 euro), pari al -20,6% in meno.
Il risultato sarebbe stato decisamente peggiore se non vi fosse stato il pacchetto Benamati che, per la seconda metà dell’anno, ha previsto incentivi per le auto di alimentazione tradizionale con emissioni di CO2 non superiori ai 110gr/Km.
Le prospettive per il 2021 – dichiara il Presidente della AC Reggio Calabria – sono legate all’andamento della pandemia: un altro anno come il 2020 avrebbe effetti catastrofici su tutto il comparto.
Per evitarlo sarebbe necessario rifinanziare gli incentivi varati per il 2020 e bisognerebbe adottare provvedimenti di carattere strutturale come il piano varato con il Superbonus 110% per la riqualificazione del patrimonio immobiliare: eppure nell’ultimo Decreto Sostegni bis di questi incentivi si è persa traccia.
Il Presidente, pertanto, lancia un appello ai parlamentari tutti affinché si facciano promotori presso il Governo di un cambio di passo su questo tema, peraltro fortemente connesso con quello relativo alle emissioni e alla salvaguardia dell’ambiente: un nuovo bonus rottamazione e incentivi per il passaggio ad auto meno inquinanti contribuirebbero certamente ad evitare il collasso di un mercato che assicura lavoro e un consistente gettito fiscale.