Ieri sera un incendio è stato appiccato all’interno della scuola Ibico, storica scuola media sita nel quartiere di Santa Caterina, chiusa all’utenza dal novembre 2011 per la necessità di interventi di adeguamento sismico e consolidamento strutturale.
Più volte, in questi anni, l’amministrazione Falcomatà ha comunicato l’imminente inizio lavori di adeguamento e ristrutturazione, dopo aver ottenuto un finanziamento di € 800.000,00 dal MIUR e avere previsto lo stanziamento di ulteriori € 1.600.000,00, per aver inserito il progetto di manutenzione straordinaria del plesso nell’ambito dell’unità di Progetto intersettoriale “Agenda urbana”. L’ultima comunicazione in merito fu data il 20 luglio 2020 durante un incontro tra Sindaco, Assessore ed ex consiglieri della terza Circoscrizione, nel quale l’allora assessore Nucera comunicava la data di inizio dei lavori a settembre 2020 con una probabile conclusione per gli inizi del 2021.
Al di là dei comunicati e delle vacue promesse, però, nulla si è mosso e questo è stato uno dei tanti proclami vuoti a cui in questi anni ci siamo abituati e a cui è seguito solo silenzio e abbandono. Fino a ieri sera, con un incendio che ha interessato locali interni della scuola, la cui portata sicuramente aumenterà il costo degli interventi da operare per restituire questa scuola alla collettività.
Il problema è serio e in questi anni è stato più volte segnalato. Dopo la chiusura del plesso scolastico Ibico, tutti gli studenti della secondaria di primo grado hanno potuto usufruire solo della scuola Pirandello, che è rimasta l’unica scuola media della zona (quartiere di S.Brunello e Santa Caterina), per altro sottodimensionata per quello che è la richiesta a causa del suo esiguo numero di aule. Il problema è stato più che evidente nel corso dell’ultimo anno scolastico, in cui la pandemia ha costretto i dirigenti a fare i conti con spazi, distanziamento e norme da seguire e ciò ha comportato disagi e sacrifici non indifferenti alla scuola e alle famiglie.
Più volte la situazione è stata portata a conoscenza dell’Amministrazione comunale, soprattutto negli ultimi sei anni, sia dal Consiglio di Istituto che dal Comitato dei genitori dell’IC Falcomatà-Archi (a cui le due scuole Ibico e Pirandello afferiscono) ma, a questo punto, dobbiamo dire inutilmente.
Gli anni passano, i problemi aumentano (la scuola Ibico, nel frattempo, è stata più volte vandalizzata e sono stati pesantemente danneggiati infissi e impianti) e l’incendio di ieri sera non ha fatto che peggiorare la situazione. E, in tutto questo, l’Amministrazione tace… e c’è da chiedersi: che fine hanno fatto i fondi destinati ai lavori di adeguamento e ripristino della scuola Ibico?
Simona Accardo, socio fondatore Movimento Impegno e Identità con Angela Marcianò presidente