12:14 – Ancora forti discriminazioni permangono su tutto il Pianeta secondo Amnesty International. Durante gli attacchi avvenuti a Marzo nel Mozambico ad essere salvate per prime sono state le persone bianche negli elicotteri giunti in soccorso ai rifugiati scappati dagli attacchi da parte del gruppo armato al-Shabab. Dalle interviste effettuate dal gruppo per i diritti umani emerge che gli elicotteri di salvataggio hanno preferito salvare prima le persone bianche e le autorità locali, lasciando indietro i civili neri, i quali sono stati costretti all’incerta fuga via terra. “Dyck Advisory Group (DAG), una società privata sudafricana assunta per aiutare il governo del Mozambico a combattere il gruppo armato e che era coinvolto nell’operazione di salvataggio, ha respinto le accuse“, scrive AL-JAZEERA. Scegliere le priorità di salvataggio in base al colore della pelle è una forma di razzismo, affermano i funzionari di Amnesty, ed è anche una grave violazione dei diritti civili. Le accuse di Amnesty hanno prodotto una discussione accesa online in cui i bianchi sopravvissuti all’attacco hanno mostrato come abbiano messo a repentaglio la propria vita per tentare di salvare quanti più civili possibile, soprattutto neri. Dai post si evince come, secondo loro, tutti i civili siano stati abbandonati indifferentemente dal colore della pelle. Gli elicotteri hanno effettuato solamente quattro viaggi, potendo trasportare un massimo di 6 persone per volta, per un totale di 24 civili salvati da ogni elicottero. “L’attacco a Palma ha lasciato decine di mozambicani e stranieri morti, secondo il governo, e decine di migliaia di sfollati“, segnando così il ritorno agli intensi conflitti che devastano la provincia di Cabo Delgado da più di tre anni. (cit. AL-JAZEERA)
SM