09:49 – L’arcipelago delle Seychelles nell’Oceano Indiano, composto da 115 isole, nelle numerose spiagge, barriere coralline e riserve naturali, vivono molte specie di animali rari e meno di 100.000 abitanti. Il Coronavirus ha avuto ben poca diffusione nell’arcipelago, infatti sono stati registrati 8.172 casi di contagio e solamente 28 vittime. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta seguendo da vicino l’andamento della campagna di vaccinazione nelle Seychelles. “Il ministero e l’OMS hanno sottolineato martedì che la maggior parte di coloro che sono risultati positivi non erano stati vaccinati o avevano ricevuto solo una dose, che nessuno che era morto era stato completamente vaccinato e che quasi tutti coloro che avevano bisogno di cure per casi gravi o critici erano non vaccinati“, scrive AL-JAZEERA. Il Paese ha utilizzato il vaccino cinese Sinopharm nel 57% dei casi di vaccinazione, “mentre il 43% ha ricevuto iniezioni di AstraZeneca”, riuscendo a vaccinare il 60% della popolazione locale con entrambe le dosi. Gli abitanti delle isole Seychelles, uno dei Paesi più poveri al Mondo, non godono di una buona sanità statale, infatti, secondo il Ministero della Salute locale, “l’80% di coloro che necessitano di cure ospedaliere non erano stati vaccinati“. Due dosi di vaccino Sinopharm “somministrate a un intervallo di 21 giorni“, afferma l’OMS, “hanno un’efficacia del 79% contro l’infezione sintomatica, 14 o più giorni dopo la seconda dose“. L’arcipelago delle Seychelles ha registrato negli ultimi giorni una diminuzione dei contagi giornalieri, eppure il Ministero della Salute locale si mostra “preoccupato” per l’alto tasso di trasmissione che permane nel Paese. Secondo l’OMS, nell’arcipelago “la vaccinazione da sola non interromperà completamente la trasmissione“, pertanto “le misure sanitarie preventive come l’allontanamento sociale, l’uso di maschere e il lavaggio delle mani devono continuare“. (cit. AL-JAZEERA)
SM