“Non possiamo sapere se laboratorio ha fatto bene, inoltre questione privacy”
(DIRE) Roma, 3 Mag. – “I medici di famiglia non sono contrari al pass vaccinale, ma c’e’ un problema legato alla validita’ della certificazione”. Cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall’agenzia Dire. “Quando noi facciamo un certificato- spiega- abbiamo necessita’ di avere contezza di quello che certifichiamo e dobbiamo essere sicuri di cio’ che stiamo certificando. Inoltre c’e’ la questione legata alla privacy, cioe’ ai dati sensibili contenti nel passaporto vaccinale. Secondo me non c’e’ necessita’ della certificazione da parte di un medico, dovrebbe essere gestito tutto direttamente dal fascicolo sanitario elettronico. Basterebbe che il paziente lo caricasse da solo, senza le necessita’ di andare da un medico”. Il problema, secondo Magi, si pone “quando le persone, per motivi particolari, non possono essere vaccinate, oppure se hanno fatto un tampone oppure ancora se devono fare una certificazione per dichiarare di essere guariti dal Covid”. In ogni caso e’ necessario che “ci siano delle norme chiare prima che un medico possa certificare”. Intanto il segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti, ha dichiarato che i medici sono considerati “capri espiatori nemici di albergatori e turismo” e che dunque sono pronti allo “stato di agitazione”. Come commenta? “Vogliono avere una situazione di tranquillita’ davanti ad una certificazione- risponde Magi- non siamo contro nessuno, il problema, lo ribadisco, e’ che quando il medico certifica deve avere lui contezza di quello che sta certificando. Non possiamo sapere se un laboratorio ha lavorato bene e se e’ giusto quello che ha certificato”. Certificare senza avere il paziente davanti, senza averlo visitato, secondo il presidente dell’Ordine dei medici di Roma crea insomma “qualche problema”. (Cds/Dire) 17:29 03-05-21