Minasi (Lega): “La situazione del porto di Bagnara va attentamente monitorata”

Al di là delle risultanze delle indagini, che devono seguire il loro corso per stabilire le responsabilità delle azioni che hanno portato al sequestro, è fondamentale fornire delle garanzie a chi, da mesi, si trova in grossissime difficoltà sia logistiche che economiche. Inutile rimarcare quanto conti, nella cittadina tirrenica, l’arte della pesca che molto lustro ha portato alle nostre latitudini proprio per le peculiarità che la contraddistinguono, ma è necessario altresì sottolineare che questa attività rappresenta il sostegno finanziario di tante famiglie, le cui imbarcazioni non hanno dimensioni e caratteristiche tali da poter permettere loro l’ormeggio in altri porti seppur non lontanissimi, come ad esempio Reggio.

Un’area che vive di pesca, la cui vivacità oggi (che è proprio il momento più indicato vista la bella stagione alle porte) è appunto compromessa, creando ostacoli enormi e offuscando quella che è la dignità lavorativa di tanta gente di mare. Permettere ai pescatori di lavorare, come loro secolare abitudine, vuol dire, inoltre, assicurare alle nostre tavole un prodotto locale e sano, che va anch’esso tutelato perché è strettamente connesso al territorio e conosciuto al di là dei confini reggini e calabresi, il pescespada in primis.

Fa ben sperare che sia arrivata l’autorizzazione al varo delle barche e la concessione, dopo il 5 maggio, ad utilizzare la banchina del porto per ormeggiare, ma è necessario un impegno corale dal momento che la tematica va affrontata con urgenza, affinché si rivolga il giusto sostegno ad un settore cui esprimiamo la massima solidarietà e per il quale sono auspicabili, a breve, soluzioni consone ad annullare i tanti disagi sin qui vissuti. Altrimenti il rischio è quello di mettere definitivamente in ginocchio l’intera marineria bagnarese con tutte le gravi conseguenze che ne deriveranno.

Tilde Minasi

Consigliere regionale Lega

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