“Allarma il calo della popolazione italiana su base annua: -384 mila residenti rilevati dall’Istat al 1 gennaio 2021. Un dato impressionante che fotografa una vera e propria crisi demografica. Si tratta di un fenomeno certamente acuito dalla pandemia, le cui cause, tuttavia, vanno ricercate anche nella stagnazione economica e nella svalutazione delle tutele che hanno caratterizzato in particolare il mondo del lavoro in questo decennio. Le difficoltà che nella fase attuale i lavoratori si trovano ad affrontare non hanno precedenti nella storia repubblicana, pertanto occorrono misure shock per rilanciare l’occupazione mediante incentivi alle assunzioni e il taglio del cuneo fiscale sul lavoro. Auspico che il decreto Sostegni bis che il Governo si appresta a varare preveda un vasto programma di aiuti alle famiglie per contrastare il calo demografico e favorire l’incremento delle nascite. Occorre peraltro una riforma del welfare incentrata sulle politiche attive e ingenti aiuti a fondo perduto commisurati non soltanto al fatturato ma anche ai costi fissi che le imprese hanno dovuto sostenere. E’ prioritario, dunque, intervenire mediante una riforma complessiva dei centri per l’impiego per garantire il reinserimento professionale dei lavoratori in vista del cospicuo piano di investimenti che l’Italia otterrà con il Recovery Plan, ma anche al fine di scongiurare l’impatto potenzialmente devastante che la cessazione del divieto dei licenziamenti potrebbe avere sulla tenuta sociale del Paese.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat sul calo demografico.