Enti locali, l’assessora Calabrò al tavolo col Governo e le Città Metropolitane: “Ristrutturare i debiti è essenziale. Da Palazzo Chigi segnali confortanti che ci fanno essere ottimisti per il futuro”

L’assessora al Bilancio, Irene Calabrò, ha preso parte al tavolo di confronto fra Comuni, Città Metropolitane ed il viceministro all’Economia, Laura Castelli, sulle fasi propedeutiche all’elaborazione della norma sulla ristrutturazione del debito degli Enti locali. Nel corso degli interventi è stato sottolineato che il Comune di Reggio Calabria, essendo diretto destinatario di una specifica pronuncia della Corte costituzionale, lo scorso anno, grazie al “Decreto Agosto”, ha aperto la strada a Comuni che si trovano oggi nelle medesime condizioni di difficoltà finanziaria. Il contributo a fondo perduto, infatti, è stato riconfermato con l’attuale Legge di bilancio per altri ed importanti Enti territoriali italiani. Una circostanza che, per l’assessora Calabrò, ha rappresentato un vero e proprio «punto di non ritorno in positivo per i Comuni in difficoltà finanziaria, ma soprattutto in condizioni socioeconomiche di povertà strutturale».

«In quell’occasione – ha ricordato l’assessora Calabrò – si è avviata una interlocuzione positiva col Mef e con l’Anci, e ciò è stato fondamentale per concretizzare una situazione che è diventata esempio per centinaia di municipi italiani». Il discorso si è così concentrato sulla ristrutturazione del debito con al centro della discussione la riforma della struttura normativa che regola gli Enti locali in procedura di riequilibrio, dissesto e predissesto. Un «lavoro essenziale», secondo l’assessora Calabrò che, nel corso del suo intervento, ha spostato l’attenzione anche sui «problemi legati ai limiti ed ai vincoli posti dalla legge sul fondo crediti di dubbia esigibilità che ingessano la spesa corrente per i Comuni». Un’altra questione posta all’attenzione del viceministro Castelli ha riguardato i tributi e la riscossione degli stessi, un nodo fondamentale da sciogliere «non solo per i Comuni del Mezzogiorno con un alto tasso di povertà sociale, ma ampiamente diffuso su base nazionale, come hanno evidenziato i rappresentanti di Milano e Bologna».

«Gli enti locali – ha, poi, aggiunto l’assessora Calabrò – avvertono la necessità che lo Stato intervenga a livello perequativo per i mancati introiti dovuti all’emergenza sanitaria in corso. Le difficoltà legate al Covid, infatti, hanno messo in difficoltà i Comuni nella chiusura dei bilanci e, proprio per questo, l’Anci ha formulato una proposta di rinvio sull’approvazione dei bilanci previsionali e consuntivi considerate le difficoltà emerse, pure per i Municipi più virtuosi, di chiudere un documento economico in pareggio considerate le mancate entrate che non sono state ristorate».

Insomma, secondo l’assessora Calabrò, «il fatto che il Governo abbia preso piena coscienza dell’impossibilità dei Comuni di resistere alla forte pressione dei debiti accumulati negli ultimi decenni, fa ben sperare per il futuro». «La costituzione dell’Unità di Coordinamento per la riduzione dell’onere del debito degli Enti Locali da parte di Palazzo Chigi – ha concluso – è un segnale di forte di considerazione e vicinanza ai territori che, d’ora in avanti, potranno lavorare e contare su un’importante operazione di risparmio degli interessi dei mutui già contratti proprio grazie all’accollo da parte dello Stato».

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