“Quanto emerso nell’ultimo report dell’Istituto Eurispes – aprile 2021 evidenzia un quadro desolante per la nostra Regione in termini di spopolamento, abbandonata soprattutto dai giovani in cerca di un’istruzione universitaria che possa dare loro maggiori opportunità lavorative rispetto la nostra terra”. Ad affermarlo è Lucia Anita Nucera presidente Commissione pari opportunità del comune di Reggio Calabria. “Sono sempre di più anche le giovani famiglie che decidono di spostarsi e lasciare la Calabria per cercare un’ opportunità lavorativa solida. Se questa evoluzione dovesse continuare – dice Lucia Anita Nucera – l’Istat ha calcolato che nel 2050 la popolazione calabrese scenderebbe a 1,2 milioni per lo più composta da anziani. All’alto tasso di disoccupazione si aggiunge la mancanza di servizi e la cattiva gestione dei fondi europei che per la nostra Regione rappresentano una risorsa fondamentale da non perdere. Invece, da un rapporto dell’Eurispes emerge non solo che la percezione della spesa dei fondi europei sul territorio è molto bassa, ma è soprattutto l’efficacia della spesa delle risorse europee sul territorio ad essere molto scarsa. Se guardiamo poi, agli obiettivi posti dalla Regione per la spesa dei fondi emerge che che nei sette anni della programmazione (2007-2014) la Regione non si è impegnata nella gestione per dare maggiori possibilità ai calabresi. La mancanza di progettualità e di impiego dei fondi europei – prosegue la presidente – hanno contribuito ad aumentare lo spopolamento della regione e la sfiducia nei confronti degli amministratori regionali. Una falla preoccupante che si riversa anche sui livelli di formazione degli studenti. La Calabria ha una dispersione scolastica del 20,3% e, mentre negli ultimi dieci anni la situazione è migliorata in tutta Italia, in Calabria è peggiorata dell’1,8%. A questo si aggiunge che donne e giovani donne risultano avere meno opportunità lavorative e più alte probabilità di abbandono scolastico”. Una situazione desolante e fallimentare che chiede un immediato cambiamento di rotta nella gestione regionale. “A questo si aggiunge – conclude Lucia Anita Nucera – che il Ricovery Plan doveva rappresentare un’ancora di salvezza in questo momento drammatico per i territori del Meridione, invece dei 70% previsti solo il 40% saranno destinati, sottraendo 60 miliardi. Su tutto questo non si può rimanere inermi. Il popolo calabrese deve vedere garantiti i propri diritti e deve trovare nella politica locale e regionale un interlocutore dei loro bisogni”.