L’associazione: chiesti chiarimenti urgenti al Governo. Spiazza e delude la cancellazione nella notte del provvedimento per la ripartenza dei centri commerciali
Riaperture a rischio caos. Il decreto-legge lascia aperti alcuni notevoli dubbi che riguardano le attività delle imprese, per il quali abbiamo avanzato richiesta di chiarimenti urgenti al Governo.
Il consumo al banco all’interno dei bar per noi è legittimo, ma non è esplicitamente definito. Incertezze anche sui dehors ‘chiusi’ e sulle manifestazioni fieristiche del commercio su aree pubbliche. Non sono chiari nemmeno tempi e modalità di riavvio dell’attività dei balneari.
Lascia spiazzati e delusi, inoltre, la cancellazione ‘nella notte’ della riapertura completa degli esercizi nei centri e nelle gallerie commerciali. Una prima versione del testo del decreto-legge, prevedeva che, dal 15 maggio, potessero riaprire secondo protocolli e linee guida pertinenti. Una previsione sparita dal testo definitivo e ufficiale. Ad ora, fatichiamo a capire se l’attività dei negozi nei centri commerciali sia possibile o meno. Una questione vitale per le imprese, visti i danni ingenti che i titolari di tali esercizi hanno subìto e continuano a riportare a causa della lunga sospensione dell’attività nei week end e nei giorni festivi.