In un episodio risalente a fine gennaio, un anziano, dopo essere uscito dalla banca, in pieno centro storico a Portogruaro, era stato seguito e poi distratto con una scusa dalla ragazza, la quale, con l’aiuto del complice, si era impossessata di una cartellina contenente i 5000 euro, appena prelevata. L’uomo si era quindi precipitato al Commissariato di Polizia di Portogruaro, sporgendo una denuncia di furto; così erano state immediatamente avviate le indagini, sulla scorta delle poche indicazioni raccolte dalla memoria della vittima.
Pochi giorni dopo, un altro anziano portogruarese si è presentato al Commissariato di P.S. di Via Stadio per denunciare di essere stato avvicinato da una giovane coppia, che, con una banale scusa, voleva farsi consegnare le chiavi di casa. L’uomo aveva posto un fermo diniego e i malviventi si erano allontanati velocemente, a bordo di una vettura. Nel raccontare i fatti, la vittima aveva dimostrato grande prontezza e un’eccellente memoria, tanto da riuscire a fornire pochi ma utili dettagli, ricordando con particolare precisione l’orario in cui si era svolto il fatto, il modello e il colore dell’utilitaria con cui aveva visto allontanarsi la coppia. Gli investigatori, con una paziente visione delle immagini registrate dalle telecamere urbane, hanno potuto individuare alcuni veicoli corrispondenti. La comparazione delle immagini registrate dalla banca alcuni giorni prima, in occasione del primo dei due fatti, ha permesso agli agenti di verificare particolari coincidenze tra i soggetti, così convincendosi che i due episodi fossero attribuibili alla stessa mano.
Le attività successive coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone, hanno permesso di identificare i soggetti, che dovranno rispondere del reato di furto aggravato in concorso; i due sono inoltre destinatari di Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni nel comune di Portogruaro. Data la loro presenza ingiustificata in quel centro, sono stati anche oggetto di contestazione di illecito amministrativo per le violazioni della vigente normativa Covid-19.
La Polizia di Stato ricorda sempre di non assecondare proposte da parte di persone non conosciute, soprattutto se avvengono in luoghi “non familiari”. L’adescamento avviene quasi sempre nel corso di un approccio cordiale e spesso in un luogo ove non vi sono altre presenze. Dimostrare disinteresse per la domanda, mantenendo un atteggiamento fermo e vigile, può servire a far desistere il malintenzionato dalla sua azione. Sarà utile poi essere in grado di cogliere alcuni particolari che sempre costituiscono un prezioso contributo per le forze dell’ordine; una segnalazione circostanziata può servire a rendere più efficace l’intervento dell’operatore di polizia che riceve la segnalazione. Contributi utili a tutela del sano vivere collettivo che qualificano ed elevano quella che può intendersi l’azione di controllo partecipato.
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Venezia/articolo/2149607ecadfe9306907035647