Le Sezioni Provinciali della Città Metropolitana di Reggio Calabria FEDERCACCIA, LIBERACACCIA ED ITALCACCIA, che rappresentano oltre il 70% dei Cacciatori residenti, contestano formalmente l’operato dell’ATC RC1 in merito alle modalità di predisposizione del “Corso Selecontrollori” ed alla pubblicazione della graduatoria dei candidati ammessi a detto corso relativamente alle specie Cinghiale e Capriolo. Preliminarmente le suddette Associazioni rilevano l’illegittimità del bando pubblicato in data 16/02/2021 in quanto l’ATC, composto da solo 9 elementi e non dal minimo di 11, non ha potestà alcuna per operare, giusto quanto prevede l’art.2 del Regolamento Regionale 19/09/2010. Dalla lettura degli avvisi pubblicati sul sito del Comitato, si sono rilevati alcuni vizi amministrativi tali da inficiare la legittimità del corso. A prescindere dalla precedente circostanza, pregiudicano il prosieguo venendo meno i presupposti giuridici-amministrativi, come l’approvazione da parte del Comitato di gestione degli atti che sono da considerare nulli in considerazione del fatto che prevedono un impegno finanziario ed un esborso da parte degli eventuali partecipanti. Entrando nello specifico di altri aspetti del bando si ritiene particolarmente fuorviante che sia stata adottata, per l’accesso al corso, la modalità del criterio cronologico di arrivo delle domande. In effetti, la caccia di selezione è una forma di caccia altamente specialistica per cui le modalità di accesso, avrebbero dovuto prevedere quanto meno una selezione attraverso una prova preliminare per individuare i più idonei tra i candidati. Inoltre, non è stata data a tutti i cacciatori la possibilità di potere concorrere in quanto si è preferito privilegiare pochi “eletti” così come risulta in modo evidente scorrendo la graduatoria degli ammessi in sintonia con il bando su quanti candidati vengono ammessi a partecipare alle lezioni. Laddove si può facilmente notare che l’elenco è composto da soggetti vicini ad alcuni componenti del Comitato di gestione dell’ATC, i quali hanno prodotto ed inviato la domanda con una rapidità che innesca molti dubbi. Ma ancora più grave è prendere atto che tra i partecipanti al bando figura il Presidente Palamara, la cui partecipazione è del tutto illegittima secondo quanto previsto dall’art. 5 del bando stesso. Ma al di là dell’aspetto formale sarebbe stato opportuno che il Presidente si astenesse, per motivi anche di opportunità dal produrre la propria autocandidatura, che è stata valutata da sé stesso. Infine non si può omettere di stigmatizzare l’atteggiamento tenuto da qualche Componente che, su vari organi di informazione ha pubblicizzato il proprio operato assumendosi il merito? di avere organizzato il corso di che trattasi. Viene spontaneo chiedersi come il Comitato di gestione abbia potuto approvare degli atti, assumendosi delle responsabilità di natura patrimoniale considerato che non possono deliberare perché come sopra detto, sono in contrasto con il regolamento Regionale e lo statuto dell’ATC. Per queste ragioni le Associazioni venatorie FEDERCACCIA, LIBERACACCIA ED ITALCACCIA, ritenendo che queste modalità sono pregiudizievoli al prosieguo delle attività, hanno chiesto la verifica accertativa agli organi di vigilanza, soprattutto alfine di prevenire ed evitare che simili azioni approssimative prive di trasparenza ed illegittime possano recare pregiudizio all’intera comunità e non ledere le legittime aspettative di tutti quelli che hanno partecipato al bando. Per queste ragioni chiedono l’annullamento del corso ed anticipano di adire le vie legali, chiedendo l’accesso agli atti, per tutte le situazioni di illegittimità che creano nocumento all’intera comunità del Cacciatori. Le stesse Associazioni non comprendono, inoltre, come la Città Metropolitana, organo di vigilanza, non assuma provvedimenti su quanto precedentemente denunciato ed anche in forza della presente nota
PRESIDENTE FEDERCACCIA : DOMENICO IERO
PRESIDENTE LIBERACACCIA : DOMENICO VENTRE
PRESIDENTE ITALCACCIA : GIUSEPPE CLAUDIO SCULLARI