Il consigliere metropolitano delegato all’Ambiente indica le priorità: “Aumento differenziata, impianti pubblici di trattamento e discariche di servizio”
“L’emergenza rifiuti in Calabria ha assunto la dimensione dell’ordinarietà. La gestione commissariale prima e regionale poi, hanno consegnato agli Ato un sistema inefficiente dal punto di vista impiantistico e “dopato” dal punto di vista finanziario. Gli investimenti programmati, in gran parte fondi comunitari, sia per implementare il sistema di raccolta differenziata che per adeguare gli impianti continuano ad avere un avanzamento troppo lento, che va assolutamente implementato dando un impulso deciso ad una filiera che sul nostro territorio deve avere massima priorità”. E’ quanto afferma il consigliere metropolitano di Reggio Calabria con deleghe all’Ambiente e Ciclo Integrato dei Rifiuti, Salvatore Fuda, analizzando il quadro delle criticità e prospettive legate ad un settore che in tutto il territorio regionale versa in uno stato di grave emergenza.
“La Regione Calabria”, aggiunge Fuda, che sul tema ha anche relazionato nell’aula di Palazzo “Alvaro” in occasione dell’ultimo Consiglio metropolitano, “fino al 31 dicembre 2019, è stato il polmone finanziario del sistema. I Comuni che non riuscivano a riscuotere le tariffe, venivano soccorsi dalla Regione che anticipava le risorse economiche. Dal 1 gennaio 2020 la Regione si è “liberata” della gestione e ha chiamato i sindaci ad una assunzione diretta delle responsabilità, consegnandogli un sistema per nulla efficiente, con diverse problematiche irrisolte”. In questo contesto la Città Metropolitana, pur non avendo competenze di gestione diretta in materia di rifiuti, evidenzia Fuda, “si è dotata su impulso del sindaco Falcomatà di una struttura tecnico-amministrativa capace di governare il settore con il supporto di un dirigente a tempo pieno che coordinerà i due servizi dedicati, tecnico e amministrativo”.
La disamina del consigliere entra poi nel dettaglio affrontando il tema del Piano d’Ambito, “che deve essere adottato in tempi certi per avere sistemi efficienti di raccolta e di riscossione del tributo, centri di raccolta e isole ecologiche su tutto il territorio metropolitano, impianti pubblici adeguati ed efficienti capaci di soddisfare il nostro fabbisogno, sistemi di compostaggio di comunità diffusi, centri del riuso e tutto quello che serve per una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Ad oggi abbiamo una percentuale media di differenziata pari al 34% e non vi è alcun dubbio che spingere su questo fronte è una priorità assoluta nell’ottica dei livelli minimi imposti dalla legge del 65%”.
Altro tema di stringente attualità è quello delle discariche di servizio delle quali è sprovvisto il territorio metropolitano dell’Ato di Reggio Calabria, rendendo necessario il conferimento su impianti privati fuori regione. “Per la discarica di servizio di Motta San Giovanni – sottolinea il consigliere Fuda – la Regione dovrebbe appaltare a breve i lavori, mentre per la Locride entro maggio si prevede di sottoporre alla Regione le proposte di localizzazione, attivando un percorso di condivisione e confronto con i territori”.
La tutela dell’ambiente e della salute pubblica sono infine al centro della questione riguardante Melicuccà. “Di fronte al dubbio che il costruendo impianto possa impattare dal punto di vista ambientale sulla sorgente “Vina”, – chiarisce il delegato metropolitano all’Ambiente – è stato attivato un ulteriore percorso di approfondimento affidando al CNR uno studio specifico. Solo dopo l’esito di tali studi si potranno assumere nuove determinazioni. In materia di rifiuti – ha concluso Fuda – i Sindaci dell’Ato Città metropolitana di Reggio Calabria, con in testa il Sindaco Falcomatà, con senso delle istituzioni si assumeranno le proprie responsabilità, così come è stato finora”.