Vaccino. Sileri: Astrazeneca? Raccomandazione over 60 per massima precauzione

(DIRE) Roma, 8 Apr. – Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S) e’ intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’e’ desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sul caso AstraZeneca. “L’Ema ha dato l’ok ribadendo i benefici del vaccino- ha affermato Sileri- pero’, poiche’ un esiguo numero di trombosi si e’ verificato in soggetti sotto i 60 anni, per massima precauzione alcuni Paesi raccomandano la vaccinazione con AstraZeneca sopra i 60 anni come stiamo facendo noi e la Germania. Questo significa che non e’ vietato il vaccino sotto i 60 anni, ma la raccomandazione e’ di utilizzarlo per gli over 60, perche’ nei soggetti over 60 questa complicanza non sembra verificarsi. E’ una raccomandazione, lo dimostra il fatto che chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca potra’ fare anche la seconda sempre con AstraZeneca. Queste rarissime complicanze si sono verificate con la somministrazione della prima dose, non si sono mai osservate in persone che hanno fatto la seconda dose”. Sull’approvvigionamento dei vaccini. “I vaccini continuano ad arrivare, secondo la tabella di marcia si sta procedendo anche velocemente ed e’ possibile che a fine mese possano essere anche di piu’ di quelli previsti. Confidiamo molto nelle dosi di J&J nella seconda decade di aprile. Vi sara’ un maggiore sforzo delle Regioni per rimodulare la campagna vaccinale, garantendo le dosi di AstraZeneca per le fasce piu’ a rischio. Il governo deve dare sostegno alle Regioni perche’ la rimodulazione impone un cambio di rotta, pero’ e’ pur vero che tutto questo spinge in un’unica direzione: proteggiamo prima tutte le persone sopra i 65 anni oltre ai fragili. Tutto questo migliorera’ ulteriormente la protezione delle fasce piu’ a rischio”. Sulle riaperture. “Io sono un aperturista con giudizio, il giudizio sono i numeri. Non c’e’ una data, c’e’ pero’ la necessita’ di fare una road map di aperture. L’R con zero scende lievemente, io credo che nelle prossime settimane continuera’ a scendere in maniera piu’ decisa. Inoltre abbiamo protetto il personale sanitario e molti anziani. Accadra’ che nell’ultima decade di aprile i numeri che oggi iniziamo a vedere: il calo dei ricoveri e delle terapie intensive sara’ piu’ deciso, non credo il numero dei casi perche’ il virus continuera’ a circolare tra le fasce piu’ giovani non ancora protette, ma questo non comportera’ casi di malattia grave. Questo permettera’ di programmare le riaperture. Dobbiamo copiare il Regno Unito, mutuando la loro esperienza e dare una tempistica sulla base di quello che hanno fatto loro. Poiche’ come Europa siamo partiti un po’ in ritardo, possiamo ipotizzare riaperture un mese e mezzo dopo Gran Bretagna e Usa. Credo che tra il 20 aprile e il 15 maggio una scaletta di riaperture sia verosimile”. (Red/ Dire) 09:13 08-04-21

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