11:28 – Il potente telescopio europeo Low Frequency Array (LOFAR), grazie al gruppo internazionale di astronomi che lo ha utilizzato, è riuscito a registrare le più accurate immagini “dell’Universo mai scattate a basse frequenze radio“, scrive Askanews. Il telescopio ha osservato “ripetutamente le stesse regioni di cielo e combinando i dati per creare un’unica immagine a esposizione molto lunga; il team ha rilevato il debole bagliore radio delle stelle che esplodono in supernove, in decine di migliaia di galassie ai confini dell’universo“. Tali dati hanno permesso ai ricercatori di “rilevare decine di migliaia di galassie simili alla Via Lattea, ma situate nelle regioni più remote dell’universo“. “Le immagini di LOFAR hanno permesso di stabilire una nuova relazione tra l’emissione radio delle galassie e il tasso al quale queste galassie stanno formando stelle; ciò ha a sua volta consentito una stima assai più accurata del numero di nuove stelle che si vanno formando nelle prime fasi di vita delle galassie. Con la survey “LOFAR Two-meter Sky Survey: Deep Fields” i ricercatori hanno raccolto un’enorme quantità di dati che hanno permesso di effettuare ulteriori studi scientifici, che vanno dalla natura degli spettacolari getti di emissione radio prodotti da enormi buchi neri, a quella derivante dalle collisioni di enormi ammassi di galassie“. I ricercatori devono combinare ed elaborare singolarmente le immagini provenienti dalle oltre 70mila antenne di LOFAR, più di 4 petabyte di dati grezzi. I dati elaborati da LOFAR provengono dalle regioni di Cielo più studiate al Mondo, dunque è possibile comparare i dati raccolti con le ricerche di altri laboratori e astronomi, per confermare la veridicità delle immagini ottenute. Ben 9 nazioni (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Svezia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito) stanno collaborando per la gestione e l’utilizzo delle antenne necessarie al telescopio LOFAR, gestito da ASTRON, “concepito per catturare le onde radio alle frequenze più basse captabili da Terra, tra 10 e 240 MHz (mega-Hertz)“. Le informazioni che pervengono da LOFAR potrebbero fornire importanti informazioni “sull’origine delle particelle relativistiche e sulla natura della materia oscura negli ammassi di galassie“. (cit. Askanews)
SM