Spazio, NASA: mesosfera e termosfera inferiore studiati grazie a SOFIA

11:41 – Il progetto congiunto della NASA e del Centro aerospaziale tedesco (DLR), l’Osservatorio stratosferico per l’astronomia a infrarossi, avviato dieci anni fa, ha permesso di osservare molti oggetti nell’universo, dai buchi neri alle galassie e persino alla Luna. Grazie a SOFIA, gli scienziati hanno potuto misurare “direttamente l’ossigeno in una delle regioni meno comprese dell’alta atmosfera terrestre , la mesosfera e la termosfera inferiore“, si legge sul sito della NASA. “I risultati di SOFIA confermano in modo più completo ciò che la teoria, le misurazioni dirette e indirette avevano previsto sulla concentrazione di ossigeno in questa regione atmosferica. Questo consolida ulteriormente alcune delle scienze di base su come l’energia solare viene scambiata tra la superficie e lo spazio“. “SOFIA ha osservato una particolare forma di ossigeno non legato, noto come ossigeno atomico, che è distinto dall’O 2 vivificante che si trova sulla superficie terrestre. L’ossigeno atomico svolge un ruolo importante nel raffreddamento dell’alta atmosfera e quindi viene utilizzato per stimare le temperature in questa regione. I modelli climatici prevedono che l’aumento dei gas a effetto serra aumenterà le temperature nella bassa atmosfera ma diminuirà le temperature nella mesosfera . Un monitoraggio più accurato della temperatura della mesosfera può aiutare i ricercatori a comprendere meglio la relazione tra l’atmosfera inferiore e superiore. Le misurazioni dirette di SOFIA migliorano queste stime di temperatura“. SOFIA permette lo studio di tali zone dell’Ossigeno grazie all’utilizzo di un Boeing 747SP in grado di volare sopra il 99,9% del vapore acqueo nell’atmosfera, ma in grado di trasportare l’adeguata strumentazione per lo studio dell’Ossigeno. I “dati atmosferici” sono stati considerati per anni solo “rumore” che veniva eliminato per ottenere dei “dati celesti” quanto più puri possibile. “Le misurazioni effettuate durante le osservazioni di SOFIA dalla Nuova Zelanda, nei mesi invernali dell’emisfero australe e durante i recenti voli da Colonia, in Germania, forniranno informazioni su come questa regione dell’atmosfera cambia a seconda delle stagioni e dei luoghi“. (cit. NASA)

SM

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About the Author: Silvana Marrapodi