(DIRE) Bari, 26 Mar. – Cinque articoli contenenti norme stringenti e sanzioni per arginare il contagio da coronavirus che in Puglia ieri ha superato il picco giornaliero assestandosi oltre i 2mila nuovi positivi. È cosi’ che si compone la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e scritta dopo il confronto con sindaci, presidenti di Provincia e parti sociali. Nel provvedimento resta confermata la necessita di applicare quanto piu’ possibile lo smart working in ambito privato e si anticipano le chiusure delle attivita’ commerciali alle sei del pomeriggio a partire da domani e fino al prossimo sei aprile. L’articolo due dell’ordinanza dispone, infatti, che tutte le attivita’ commerciali ancora attive nonostante le restrizioni imposte dalla zona rossa dovranno abbassare le saracinesche alle 18 mentre resteranno chiusi per tutto il giorno nelle domeniche delle Palme di Pasqua e lunedi’ di pasquetta. Disposizioni e orari che non dovranno essere rispettati da punti vendita di prodotti alimentari, benzinai, negozi di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Inoltre, il 28 marzo e il 4 e 5 aprile saranno aperti i fiorai. Il provvedimento ricorda che le attivita’ commerciali dovranno rispettare le norme basilari anti contagio contenute nei protocolli o nelle linee guida in vigore. Resta confermato l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico e in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno. L’articolo 4 invece raccomanda “fortemente i datori di lavoro privati di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attivita’ che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalita’ di lavoro agile, compatibilmente con le modalita’ organizzative adottate”: in altre parole favorire il lavoro da casa. Da domani e fino a dopo Pasqua sono vietati gli spostamenti tra comuni per raggiungere le seconde case, al netto di comprovati “motivi di necessita’ o urgenza”. Chiusi poi i confini pugliesi per i non residenti che intendono raggiungere le seconde case, sempre al netto dei soliti comprovati motivi di necessita’ o urgenza. “Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato – dichiara Emiliano – che avevano espresso l’esigenza di misure piu’ stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festivita’. Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparita’ tra territori e comunita’. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Le misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”. Per il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto, “l’ordinanza e’ un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti, che evita che ci siano iniziative di singoli comuni che avrebbero potuto creare disparita’. L’invito che rivolgiamo ai cittadini e’ sul senso di responsabilita’ di ciascuno, che e’ l’arma migliore per affrontare questo periodo: bisogna evitare in ogni modo assembramenti di piu’ persone che non sia lo stretto nucleo familiare. Il senso della nostra proposta, recepita dall’ordinanza, di limitare gli spostamenti fuori dal proprio territorio cittadino anche per raggiungere le seconde case, si fonda sull’esperienza dello scorso anno, che ha fatto registrare proprio in quell’ambito il mancato rispetto delle regole di prevenzione”. “Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere piu’ stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia e’ un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci e’ diretto e continuo”, conclude Stefano Minerva, presidente regionale Unione delle Province. (Adp/Dire) 09:39 26-03-21