La Polizia di Stato sempre in prima linea contro le truffe
A seguito dell’attività d’indagine scaturita da una denuncia presentata presso l’Ufficio Denunce del Commissariato di San Benedetto del Tronto dalla persona offesa, si è denunciato in stato di libertà per il reato di truffa, un cittadino laziale con precedenti specifici. Nella circostanza la malcapitata riferiva che, nel tentativo di acquistare un telefonino cellulare IPhone, posto in vendita sulla pagina “TROVA PREZZI” dalla società EMA REVOLUTION, nel mese di Dicembre 2020 effettuava il relativo pagamento on line di circa 600 Euro senza mai ricevere il bene acquistato.
A seguito delle indagini esperite dagli Agenti del citato Commissariato di Polizia, si riusciva ad accertare che il truffatore, amministratore unico della suddetta società, dopo aver carpito la fiducia dei suoi clienti nella prima metà dell’anno 2020, ottenendo delle recensioni più che positive per la vendita di apparecchi telefonici, dal mese di Settembre 2020 aveva messo in atto la sua attività delittuosa perpetrando truffe su tutto il territorio Nazionale a un numero considerevole di utenti consistita nel ricevere il pagamento della vendita di telefonini cellulari e mai consegnati agli acquirenti. Addirittura si stima che il bottino derivante dalle truffe ammonti a circa un milione di Euro. La Polizia di Stato invita gli utenti del web a non farsi allettare dal prezzo più basso del bene che si vuole acquistare ma di controllare ed acquisire informazioni sull’affidabilità della società che propone la vendita effettuando riscontri non solo sulle recensioni, che a volte possono essere create ad hoc ma anche sulla popolarità del sito, sulla pubblicità e perché no chiedendo ad amici se in passato hanno effettuato acquisti presso quel venditore, evitando di azzardare su siti poco affidabili. Nel dubbio, laddove sia permesso e sia un primo acquisto da un sito non conosciuto, è sempre meglio procedere con acquisti con il metodo di pagamento in contrassegno e mai con carta.
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/AscoliPiceno/articolo/111860588a698f0e8626273392