La proposta è stata avanzata dal gruppo di lavoro nato dall’iniziativa di Senior Italia FederAnziani per offrire alle Regioni proposte concrete per affrontare l’emergenza. Nel gruppo AICCER, AIMO, GIVRE, SOT, SOU e SUMAI Assoprof
Roma, 22 Marzo 2021 – Un tavolo permanente in Calabria con i vertici delle società scientifiche di oftalmologia per affrontare le difficoltà causate dal Covid che hanno costretto a tralasciare le cure ordinarie, con vari disagi per i pazienti. A chiederlo è l’Advisory Board di oftalmologia costituito da Senior Italia FederAnziani che ha messo a confronto le società scientifiche di ambito oftalmologico (AICCER, AIMO, GIVRE, SOT, SOU), il Sindacato unitario dei medici ambulatoriali italiani (SUMAI Assoprof), i pazienti e il dott. Giacomino Brancati, Dirigente Generale Vicario del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e SocioSanitari della Regione Calabria.
Anche in Calabria dal Febbraio 2020, causa l’emergenza sanitaria legata al Sars-Cov-2, le prestazioni oftalmologiche di prevenzione, diagnostica, terapia e di chirurgia ambulatoriale si sono ridotte in modo significativo, sia per il timore dei cittadini di contrarre l’infezione da Covid 19, sia per l’allungamento dei tempi di erogazione non medici necessari mettere in atto le norme igieniche e di distanziamento. Tutto ciò ha prodotto uno smisurato allungamento delle liste d’attesa. Da qui, la richiesta di attivare un tavolo tecnico regionale dedicato all’oftalmologia per mettere la competenza delle società scientifiche e l’esperienza dei pazienti al servizio delle Regioni, per poter mettere a punto dei PDTA ottimi, portando enormi benefici ai pazienti e risparmi per la sanità regionale
Tra le altre proposte emerse: rotazione di nuove ATTREZZATURE (OCT, CV, Laser, FAG) per gli ambulatori sul territorio o in una struttura intermedia tra ospedale e territorio, dove poter diagnosticare una maculopatia con una sola visita; l’OCT dovrebbe essere in dotazione in ogni ambulatorio; incentivare il plus orario degli specialisti ambulatoriali ed ospedalieri; incrementare il numero delle ore degli specialisti ambulatoriali; utilizzare gli specializzandi degli ultimi anni; assumere specialisti.
«Sul territorio sarebbe importante costruire dei PSP, ovvero dei Programmi di Supporto dei pazienti che consentirebbero agli specialisti un controllo del paziente a distanza in una logica di teleassistenza. L’e-health nel mondo dell’oftalmologia deve permettere una presa in carico dal momento della diagnosi in poi, con le opportune strumentazioni, alfabetizzando il cittadino senior o istruendo il caregiver. Le società scientifiche e i pazienti chiedono di poter collaborare con la Regione Calabria in modo continuativo proprio per poter migliorare i percorsi di presa in carico dei pazienti, non solo in questa fase delicata, ma anche per il tempo a venire» ha dichiarato Eleonora Selvi, Portavoce di Senior Italia FederAnziani.
«La creazione di questo tavolo non deve essere considerato un impegno ma una risorsa.
Avere le varie società scientifiche presenti e accumunate da una cultura scevra da personalismi porterebbe veramente al centro del nostro interesse il cittadino/paziente.
Per fare questo bisogna avere chiara l’attuale organizzazione territoriale e capire quanti ambulatori, quanti specialisti sono disponibili e quante le ore attivate e le attrezzature presenti nuove od obsolete. Occorre dotare ogni ambulatorio di un OCT, creare la cultura della presa in carico e dei percorsi funzionali alle varie patologie, come cataratta, maculopatia e glaucoma. Per fare questo bisogna che ci sia un salto culturale che si può raggiungere con un’adeguata formazione» ha dichiarato Pietro Procopio, Direttore del Centro Studi Sumai Assoprof.
«L’approccio finora era stato quello del contenimento delle spese piuttosto che l’ammodernamento dei servizi. Il settore dell’oftalmologia negli ultimi 20 anni ha avuto un incremento importante nell’attività clinica e assistenziale – ha dichiarato il Dott. Giacomino Brancati, Dirigente Generale Vicario del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e SocioSanitari della Regione Calabria – si impongono ora delle razionalizzazioni strutturali. Il rapporto tra ospedale e territorio continua ad essere sofferto, la diminuzione delle spese si è tradotta nel contenimento dell’ospedale senza innovare tecnologicamente il territorio e senza creare quella continuità necessaria tra i due, che manca in diversi aspetti della fragilità e della cronicità. La Regione Calabria non può che guardare in modo favorevole all’attivazione di un tavolo tecnico che coinvolga le società medico scientifiche e i pazienti, ascoltandone le istanze e confrontandosi con gli stakeholders, e immaginando anche la costruzione di un PDTA con gli oftalmologi, utile a rendere effettivo il potenziamento dell’offerta territoriale e l’integrazione con i livelli di assistenza e cura più complessi.»
All’incontro con la Regione Calabria hanno partecipato Eleonora Selvi, Portavoce Senior Italia FederAnziani, Pietro Procopio, Direttore Centro Studi Sumai Assoprof, Maria Letizia Boccia, referente regionale AIMO, Virginia Bruzzi referente regionale Sumai Assoprof, Alessandra Balestrazzi, Responsabile Rapporti con gli Enti di Sumai Assoprof.