“Le nuove restrizioni in vigore a partire da lunedì 15 marzo corrispondono a un nuovo lockdown di fatto, le cui conseguenze avranno un impatto rilevante sul piano economico e sociale. Certamente la differenza di metodo rispetto al governo precedente non è di poco conto. La scelta di adottare un Decreto legge in luogo del Dpcm a cui eravamo abituati, viene incontro alla richiesta di maggiore coinvolgimento da parte delle forze politiche. Come ribadito in più occasioni dall’UGL, la pandemia non può giustificare l’esautorazione del Parlamento e la sospensione della democrazia. Oltre agli aiuti a imprese e lavoratori, al tempo stesso è cruciale implementare la campagna vaccinale per traghettare il Paese fuori dalla crisi sanitaria. È positivo, dunque, lo stanziamento di 5 miliardi di euro per l’acquisto e la distribuzione dei vaccini come, peraltro, l’annuncio da parte del Ministro Giorgetti della creazione di un polo di produzione nazionale. Sotto il profilo occupazionale, è cruciale adottare strumenti legislativi volti a disciplinare lo smart working, una realtà destinata a diventare sempre più stabile e diffusa nei prossimi anni. È indispensabile, pertanto, stabilire garanzie adeguate al fine di incrementare le tutele, la flessibilità e l’innovazione rispondendo così alle radicali trasformazioni in atto nel mondo del lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle nuove restrizioni disposte dal Governo.