“Con l’approvazione al Parlamento europeo del programma EU4Health 2021-2027, con un bilancio di 5,1 miliardi di euro, vengono stanziate risorse importanti per la prevenzione delle malattie e la digitalizzazione dell’assistenza sanitaria, creando uno spazio europeo dei dati sanitari e, grazie agli emendamenti presentati dalla Lega, anche per proteggere la salute mentale dei cittadini europei, in un anno in cui il tasso di suicidi è drasticamente aumentato per le conseguenze della pandemia da Covid-19”. Lo ha detto l’eurodeputata della Lega e componente della commissione Sanità pubblica Luisa Regimenti, in merito all’approvazione da parte del Parlamento europeo, in Plenaria, con 631 voti favorevoli, 32 voti contrari e 34 astensioni, dell’accordo provvisorio raggiunto con il Consiglio sul programma EU4Health 2021-2027, il cui obiettivo è preparare in modo più rigoroso i sistemi sanitari dell’Ue a future pandemie e minacce sanitarie, “creando un ambiente resiliente e flessibile”.
“Un grande successo – ha sottolineato Regimenti, che ha seguito i lavori come co-relatrice per il Gruppo ID, Identità e Democrazia – perché il programma EU4Health apporterà un contributo sostanziale in quei settori in cui l’Ue può integrare le politiche nazionali. Un’opportunità unica per rafforzare i sistemi sanitari e promuovere una produzione di principi attivi farmaceutici all’interno dell’Unione europea, sfruttando la nostra eccellenza farmaceutica. Ma anche per prevenire il rischio di patologie cardiovascolari, prima causa di decesso in Europa e sostenere l’innovazione”. “Sebbene il nuovo programma sia nato come piano di finanziamento autonomo con un budget di 9,4 miliardi di euro – ha precisato l’esponente leghista – durante i negoziati sul quadro finanziario pluriennale dell’Ue i fondi sono stati tagliati drasticamente fino a proporre una somma di 1,7 miliardi di euro. Ma la forte posizione tenuta dal team negoziale del Parlamento ha permesso di far aumentare la dotazione alla più congrua cifra di 5,1 miliardi”.
“Sarà importante, adesso, attuare programmi di formazione e di scambio per il personale medico e sanitario e creare laboratori di riferimento e centri di eccellenza dell’Unione. Ulteriori opportunità potranno arrivare dal buon utilizzo di strumenti come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per il miglioramento delle infrastrutture sanitarie regionali; l’Orizzonte Europa, per la ricerca e l’innovazione in campo sanitario; il RescEU, per la costituzione di scorte di forniture mediche di emergenza e il programma Europa digitale” ha concluso.