Etiopia. Scontri all’ONU, salta la dichiarazione sul Tigray

Russia, India e Cina contrarie a documento: “E’ questione interna”
(DIRE) Roma, 5 Mar. – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non ha raggiunto il consenso necessario per approvare una dichiarazione sull’attuale crisi nella regione etiope del Tigray, dopo che l’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu aveva denunciato gravi violazioni da parte delle forze armate etiope ed eritree. A renderlo noto alla stampa fonti diplomatiche, interne al Consiglio. Nella bozza di documento era invocata la fine delle ostilita’ e l’accesso umanitario nella regione, riaffermando la sovranita’ dell’Etiopia. A opporsi al testo sarebbero state Russia e Cina, membri permanenti del Consiglio, e l’India, membro non permanente, che hanno ritenuto la questione un “affare interno” dell’Etiopia. A sostenere l’approvazione del documento sono stati invece Kenya, Tunisia e Niger, i tre Paesi africani membri non permanenti dell’organismo per il biennio 2020-2021, che in una prima sessione il mese scorso si erano detti maggiormente favorevoli a un’iniziativa a guida Unione Africana. Sempre ieri l’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu (Ohchr) aveva esortato il governo del primo ministro Abiy Ahmed a garantire indagini independenti nel Tigray per verificare le responsabilita’ di una serie di violazioni dei diritti umani, forse classificabili come crimini di guerra, che sarebbero state commesse dalle forze armate di Addis Abeba e di Asmara durante l’offensiva militare lanciata a novembre. Secondo le informazioni ottenute dall’Ohchr, abusi sarebbero stati commessi anche dal Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf), il partito tradizionalmente al potere nella regione, entrato in rotta di collisione con l’esecutivo di Addis Abeba. (Dire) 11:44 05-03-21

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1