L’uccisione dell’Ambasciatore italiano e del Carabiniere che era stata addebitata dal governo congolese ai ribelli delle Fdlr (Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda) è stata smentita da un comunicato stampa ufficiale della stessa forza rivoluzionaria. Quest’ultimi non solo respingono le accuse ma a loro volta indicano come responsabili gli eserciti della vari fazioni presenti in loco. Oggi agenti del Governo Italiano saranno in Congo per indagare sulle cause ricostruire l’accaduto. Sale la tensione tra Roma e Kinshasa, in quanto alcuni tratti della tragica vicenda non sarebbero chiari. Pare che il “convoglio” (erano solo due auto non blindate), non avesse scorta armata. Nell’attacco contro jeep è stato ucciso anche l’autista dei nostri connazionali, pare che a fermarli siano stati inizialmente 6 uomini.
FMP