10:53 – La fiera biennale di armi, l’International Defence Exhibition and Conference, che si è tenuta ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, ha visto partecipi i principali produttori di armamenti, i quali desiderano concludere accordi con le forze armate in tutto il Medio Oriente, scrive AL-JAZEERA. La fiera è uno degli eventi più importanti di Abu Dhabi, infatti, dall’inizio della Pandemia di Coronavirus, è il primo spettacolo dal vivo a tenersi nel Paese, sebbene siano state applicate rigide misure per evitare i contagi. Alla più grande fiera di armi del Medio Oriente hanno preso parte 70.000 partecipanti e 900 espositori per acquistare e vendere gli ultimi articoli, dai veicoli corazzati ai missili balistici. Gli Emirati Arabi hanno intanto firmato $ 1,36 miliardi in accordi di armi locali e stranieri per fornire alle proprie forze le ultime innovazioni tecnologiche di guerra, sebbene sia stato previsto “un calo delle spese militari quest’anno poiché la pandemia e il crollo dei prezzi globali del petrolio comprimono i bilanci nella regione del Golfo”. Alla fiera hanno partecipato i principali funzionari degli Emirati, compreso il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed Al Nahyan, tuttavia gli effetti della pandemia sono stati altamente evidenti attraverso l’assenza di alcuni padiglioni nazionali significativi, tra i quali gli Stati Uniti, il più grande esportatore mondiale di armi, sebbene alcune aziende americane, mantenendo un basso profilo, abbiano comunque deciso di partecipare. La partecipazione alla fiera è stata comunque accolta dalla Cina, la quale ha messo in mostra un modellino in scala reale del “Fire Dragon”, un missile balistico cinese. La Russia ha deciso di partecipare con una vasta gamma di fucili d’assalto Kalashnikov, mentre il gruppo polacco WB ha mostrato il suo “drone suicida”, lanciato da grandi altezze fa esplodere veicoli blindati, l’Arabia Saudita ha promosso la “Vision 2030” applicata nel Regno. (cit. AL-JAZEERA)
SM