Il selfie, è cosa nota, è una disciplina che richiede grande spirito di improvvisazione e sprezzo del pericolo. A volte per potersi scattare un selfie certe persone sono disposte a correre i rischi più idioti. Rischiando ovviamente di farsi parecchio male. Un esempio è quello che è successo a questa donna in India che è, non si sa come, è caduta all’interno di un pozzo e i soccorritori sono stati costretti a tirarla su a braccia facendo ricorso ad una fune improvvisata. La donna si stava scattando un selfie quando ad un certo punto è scivolata finendo dritta dritta dentro un pozzo profondo 50 metri. Fortunatamente dei passanti hanno udito le sue urla d’aiuto e con una fune di fortuna sono riusciti ad estrarre la donna dal fondo del pozzo. La donna se l’è cavata con poco, qualche escoriazione alla gamba dovuta alla caduta lungo le pareti del pozzo e un grande spavento. Un po’ infreddolita dalla permanenza in mezzo all’acqua la donna è rimasta perfettamente cosciente. Al di là del tentativo amatoriale della donna il pericolo di lasciarci le penne per un selfie esiste realmente. Le cronache sono piene di casi simili. I più fortunati se la cavano come in questo caso con qualche “ammaccatura”. A tanti altri non va così bene, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Rischiare la vita per un semplice autoscatto col cellulare, per immortalare in un fermo immagine quel momento di pura adrenalina. Si chiama Daredevil Selfie la pericolosa moda dei selfie estremi, che sta contagiando sempre più giovani. Ma per quale motivo lo fanno? Sostanzialmente per mettersi in mostra o semplicemente per gioco. Per questo sono stati creati un sito e un account Twitter @SelfiesToDieFor cercano di sensibilizzare giovani e meno giovani sui rischi di tentare di farsi una foto in situazioni pericolose. E, trattandosi di un fenomeno che riguarda i giovanissimi, naturalmente non può rimanere fuori la dimensione social. Ecco il video: https://youtu.be/mA12_H4uDRs
comunicato stampa – Giovanni D’Agata