Covid. A Bologna fiaccole in piazza contro chiusure locali

Rabbia di osti e ristoratori: ristori? Il 5% di ciò che perdiamo

(DIRE) Bologna, 20 Feb. – Qualche centinaio di fiaccole in piazza Maggiore per gridare la rabbia contro le chiusure anti-Covid. Nell’ultimo giorno di zona gialla in Emilia-Romagna, osti e ristoratori di Bologna manifestano in cerchio, attorno ad uno striscione (“Adesso basta!”) legato al portico di Palazzo Re Enzo, l’insofferenza verso una situazione sempre piu’ complicata per le loro attivita’. In particolare quella di ristoranti ed osterie, attivita’ chiuse a cena praticamente da ottobre. Quella della piazza “e’ una risposta incredibile, che fa capire che la misura e’ colma”, scandisce l’ex M5s Giovanni Favia, oste in prima linea nella battaglia per la riapertura dei locali: “o ci fanno aprire o ci indennizzano”, sintetizza il messaggio. “Vogliamo lavorare la sera, non si puo’ andare avanti cosi’. Per noi la zona arancione vuol dire chiudere”, lamentano i ristoratori, che hanno preso la parola a turno nella piazza. “Non siamo i bar del centro dove c’e’ la movida. I ristori? Sono il 5% di quanto perso nel 2020. In pratica non li abbiamo neanche visti”, allarga le braccia Riccardo Bolini del ristorante Da Nello. Tra le richieste della fiaccolata organizzata dal Comitato tutela ristoranti di Bologna e dall’associazione Esercenti Resistenti c’e’, appunto, quella di lavorare anche oltre le 18 per poter avere gli incassi delle serate. “Un mio collega non e’ riuscito a pagare le ultime due bollette di luce e gas- racconta un esercente- e non vediamo la luce in fondo al tunnel”. “Sono trent’anni che faccio questo lavoro, non voglio elemosine, voglio guadagnarmi la pagnotta lavorando”, dice un altro, la voce rotta dall’emozione. La manifestazione arriva al culmine di un sabato da tutto esaurito nel centro storico di Bologna. Tantissima gente in giro, molti locali pieni e persone stipate un po’ ovunque. (Bil/ Dire) 19:21 20-02-21

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1