Banco Alimentare della Calabria, un ruolo essenziale a sostegno di tante famiglie che si trovano in stato di bisogno e di povertà

Il Banco Alimentare della Calabria svolge un lavoro essenziale a sostegno di tante famiglie che si trovano in stato di bisogno e di povertà. Una realtà che è stata ancora più importante durante il lockdown e in questo periodo di pandemia, distribuendo generi alimentari alle tante strutture che operano sul territorio e pacchi spesa alle famiglie. Il presidente  regionale del Banco Giuseppe Romeo e il referente della città metropolitana e presidente CSV Giuseppe Bognomi, sono stati auditi, su iniziativa della presidente Lucia Anita Nucera, in Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali e immigrazione. “Devo ringraziare Bognomi e tutti i volontari per il loro straordinario lavoro -dichiara la presidente Nucera-  quando c’è stato il primo lockdown, come assessore alle politiche sociali, ho costituito la rete sociale insieme al C.O.C e a tutti i soggetti che hanno aderito tra cui il Banco Alimentare e questo ha permesso di dare risposte concrete alla città. E’ stata una collaborazione immediata che continua tutt’ora.  Non è stato facile e parlarne mi emoziona ancora. Abbiamo svolto un lavoro immenso sul territorio per dare ad ogni famiglia aiuto e  dignita’. Voglio ringraziare anche i volontari di tutte le associazioni che si sono unite all’ amministrazione per dare supporto alla cittadinanza. Non abbiamo trascurato nessuno. È stato un grande intervento ed una risposta concreta alla città.  Abbiamo promosso un protocollo di intesa tra Banco e amministrazione attraverso le politiche sociali da me guidate, che spero sia a breve firmato e che prevede anche la destinazione di un bene del comune per la sede del Banco ma anche percorsi da avviare nelle scuole per incentivare l’educazione alimentare e la condivisione anziché lo spreco”. Ad illustrare i dati dell’attività svolta è stato il presidente Romeo:”In questo periodo difficile il Banco ha continuato nel suo servizio, operando in un contesto difficile. La Calabria è la regione più in difficoltà dal punto di vista della povertà. Il nostro  è un lavoro impegnativo che ha assunto ultimamente connotati maggiori sotto il profilo dell’impegno, soprattutto nella prima fase del lockdown, in cui abbiamo cercato di potenziare il nostro intervento in tutti i territori. Abbiamo avuto un aumento del 30-40% delle richieste di aiuto. L’ anno scorso le persone aiutate sono state novanteseimila,  nel 2020 siamo ad oltre centoottantottomila  con un aumento di oltre il 40%. Anche gli enti con cui collaboriamo sono aumentati e adesso,  sono circa seicento. Quest’anno c’è stato un incremento anche delle derrate alimentari che abbiamo distribuito, arrivando a seimilaottocento tonnellate. Grazie alla nostra rete nazionale che fa capo al Banco Alimentare, abbiamo potuto aiutare tante persone: enti, associazioni di volontariato, Caritas, mense dei poveri sono stati importati per avviare  un’ azione sinergica che andrebbe ancora più riconosciuta e messa a sistema. Grande è stata la collaborazione anche con le amministrazioni e i sindaci. Abbiamo avuto risposte significative dalle istituzioni. Il Consiglio Regionale con un  provvedimento  ha stanziato un  milione e quattrocentomilaeuro per aiutare i poveri. Questo ci ha consento non solo di aiutare le famiglie ma anche la nostra fragile economia locale con l’acquisto di prodotti dalle aziende”.  Giuseppe Bognomi si è soffermato sul lavoro portato avanti sul territorio reggino:”Il Banco è una struttura con una sua mission. E’ una realtà specifica che si dedica al recupero delle eccedenze alimentari per metterle a disposizione di tutte le strutture che sono a sostegno dei poveri. E’ nata oltre trenta anni fa in Italia ed è presente in tutte le regioni. In Calabria e’ nata nel 1997. Dal duemila, abbiamo avviato il primo magazzino  per le derrate a Gallico che è rimasto sino a luglio, da settembre ci siamo spostati  a Campo Calabro dove i locali sono più grandi, ma questo ha comportato un impegno oneroso ed è l’unica sede che paghiamo in Calabria. Inoltre,  abbiamo difficoltà con i surgelati perché non abbiamo lo spazio per le celle  e questo è un peccato  La nostra mission è  la lotta allo spreco alimentare.  Stiamo attivando un protocollo con i supermercati e già avviato quello con la Lidl, ed abbiamo costituito un circuito virtuoso con la creazione  della rete sociale che abbiamo formato durante il lockdown. Sono stati  distribuiti 2400 pacchi spesa e 5200 sono state le persone assistite. E’ stata un’ esperienza importante e preziosa. La rete è un patrimonio immenso che deve essere portato avanti”. I consiglieri Malaspina e Martino hanno posto l’accento sulla necessità di trovare una nuova sede per il Banco che svolge un lavoro essenziale a sostegno di tante famiglie, in previsione anche di una situazione sociale di sempre maggiore difficoltà a causa della pandemia. In questa direzione, è stata avanzata la proposta di un tavolo tecnico e di puntare anche sull’educazione alimentare al fine di accrescere la consapevolezza tra i più piccoli per evitare gli sprechi alimentari.
“Ho effettuato personalmente due sopralluoghi-evidenzia Lucia Nucera- e speriamo che in tempi brevi si giunga ad una conclusione”.
Anche il consigliere Minicuci si è soffermato sull’importanza dell’educazione alimentare, in quanto coordinatore presso il comune di Genova di  un progetto sul tema anche per evitare che i bambini sviluppino il diabete e che verrà realizzato anche con la città metropolitana sul nostro territorio. In conclusione, il presidente del consiglio comunale Enzo Marra ha ringraziato i responsabili del Banco Alimentare per il lavoro svolto:”Il servizio effettuato  verso i più poveri è di grande importanza. Sono tanti anche i giovani che sono stati aiutati e che  poi, a loro volta sono diventati volontari.  Speriamo di essere sempre più vicini a questa realtà di grande rilevanza per il nostro territorio”.

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