Si è tenuta lunedi 15 febbraio, presso l’aula “Leonida Repaci” di Palazzo Alvaro, la seduta di insediamento del nuovo Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria. Antonino Minicuci, tra i 14 Consiglieri Metropolitani eletti, è così ufficialmente rientrato in un Ente che conosce alla perfezione.
Tra il 2011 e il 2017 infatti, il già candidato a Sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra ha ricoperto l’incarico di Direttore Generale dell’allora Provincia di Reggio Calabria, partecipando in prima persona alla trasformazione in Città Metropolitana anche grazie al ruolo di Responsabile dell’Ufficio Elettorale per le elezioni del Consiglio Metropolitano.
Concretezza e visione di rilancio, importanza all’intero territorio metropolitano. Sfide da affrontare con urgenza e determinazione. Nel corso del suo intervento, dopo aver chiarito di aderire al gruppo misto assieme a Rudi Lizzi, Minicuci ha illustrato le proprie idee sul percorso che attende l’Ente metropolitano e i traguardi da raggiungere.
“Come già sostenuto nei mesi scorsi in sede di Consiglio Comunale, offro la mia disponibilità al sindaco Falcomatà per una collaborazione propositiva nell’intento di lavorare nell’interesse di tutto il territorio metropolitano. Per realizzarla però – sottolinea Minicuci – servirà una condivisione sui temi più importanti, azioni concrete e tempi celeri. In caso contrario, Falcomatà potrà governare con la maggioranza che ha a disposizione”.
Riguardo le azioni amministrative e gli obiettivi da raggiungere, Minicuci non ha dubbi. “Alla Città Metropolitana va garantita l’autonomia finanziaria, a tutela dell’intera comunità di questa provincia. Non permetterò che questo Ente diventi bancomat ad uso esclusivo di Reggio Calabria, dimenticando gli altri comuni metropolitani. Bisogna lavorare nell’interesse di tutto il territorio, dell’area jonica, tirrenica e grecanica. Le risorse ci sono, a partire dalle somme che la Regione Calabria deve all’Ente metropolitano e che negli ultimi anni non sono state pretese con il dovuto rigore”.
Altre risorse perse – evidenzia Minicuci – in questi anni sono quelle inserite nell’accordo fatto dall’Anci nel maggio 2015 e che prevede per la Città Metropolitana di Reggio Calabria un taglio dei trasferimenti pari a 1 milione e 800 mila euro annui. Somme perse in favore delle Città Metropolitane di Firenze, Roma e Napoli a danno del nostro territorio”.
L’asse con la Regione Calabria è determinante non solo per il recupero di risorse dovute all’Ente metropolitano ma anche per l’attribuzione delle funzioni. “Dai documenti che ho potuto recuperare – le parole di Minicuci – la Città Metropolitana di Reggio Calabria può e deve richiedere alla Regione Calabria circa 250 milioni di euro, per le deleghe assegnate e le somme ridotte annualmente.
Quanto alle funzioni, battaglia che porto avanti da diversi anni, non siamo riusciti ad avere una legge in merito quando alla Regione c’era Oliverio come Governatore, Irto quale Presidente del Consiglio Regionale e Falcomatà Sindaco metropolitano. Dobbiamo riuscire nell’intento clamorosamente fallito negli ultimi anni dal centrosinistra.
Ribadisco la fondamentale importanza di avere al più presto le funzioni dalla Regione Calabria, è un appello che faccio a tutte le forze politiche, senza distinzioni, affinchè si combatta insieme per ottenere questo obiettivo che è tassello decisivo per il rilancio e lo sviluppo di tutto il territorio metropolitano”, conclude il consigliere metropolitano.