‘Mercato deteriorato’, mentre si allentano restrizioni anti-covid
(DIRE) Roma, 15 Feb. – In Algeria il sistema sanitario soffre da mesi dell’assenza di almeno 335 medicinali. Una cifra diffusa dall’Unione nazionale dei farmacisti (Snapo) che nella serata di ieri ha proclamato uno sciopero nella citta’ di Costantina, nel nord-est del Paese, al quale secondo la stampa locale ha aderito il 70 per cento della categoria. Il sindacato ha denunciato “problemi di approvvigionamento, molteplici abusi osservati nel settore della distribuzione” nonche’ “pratiche antietiche”. In piena pandemia, la Snapo ha avvertito che le farmacie “vivono in una situazione insopportabile” perche’ “il mercato dei farmaci continua a deteriorarsi”. I farmacisti, si legge nella nota, “nella maggior parte dei casi non sono in grado di rispondere all’angoscia dei pazienti di fronte alla fine delle scorte di farmaci, la cui lista continua ad allungarsi”. Da qui l’appello affinche’ lo sciopero assuma portata nazionale nei prossimi giorni. La protesta dei farmacisti e’ coincisa con la decisione del governo di allentare varie restrizioni anti-Covid a partire da oggi, tra cui la riapertura delle moschee e degli hotel nonche’ la sospensione dell’obbligo per bar, ristoranti e locali di chiudere alle 21. Due settimane fa Algeri ha annunciato il piano di vaccinazione a partire dallo Sputnik V, il vaccino prodotto in Russia. Una scelta che non ha convinto tutti sia perche’ – questo l’argomento dei suoi detrattori – non ha ancora avuto il via libera dell’Oms, sia perche’ nel processo di produzione i ricercatori non avrebbero tenuto nel giusto conto le prescrizioni della religione islamica, maggioritaria nel Paese nordafricano. (Alf/Dire) 17:56 15-02-21