“Sono venuto a rendere omaggio ad uomo dello Stato”, con queste parole il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Regione Calabria, Agostino Siviglia, ha salutato il dott. Emilio Campolo in occasione del suo pensionamento. 42 anni ed un mese al servizio del Ministero della Giustizia presso lo storico carcere di San Pietro di Reggio Calabria. Educatore cresciuto alla scuola di Don Nunnari nella parrocchia del Divin Soccorso, Emilio Campolo entra in carcere all’inizio degli anni 80 insieme ad un altro storico educatore poi transitato alla Giustizia Minorile, il dott. Stefano Fazzello di recente andato in pensione anche lui. Grande commozione ed attenzione è stata riservata al dott. Campolo da tutta la dirigenza penitenziaria del carcere di Reggio Calabria, a partire dal direttore Calogero Tessitore che ha reso gli onori del caso ad una vera e propria istituzione cittadina; così come non è mancato il saluto del Provveditore regionale del DAP, Liberato Guerriero. Inoltre, tutto il personale del carcere di San Pietro, dal Comandante di Polizia Penitenziaria agli agenti ed al personale amministrativo tutto, hanno voluto rendere omaggio alla encomiabile carriera umana e professionale di Emilio Campolo. 42 anni al servizio della legalità all’interno di un istituto penitenziario estremamente complesso come quello di Reggio Calabria, nell’ottica di trasmettere i valori sani del cambiamento per una scelta di vita alterativa e positiva. Tantissimi i progetti rieducativi che lo hanno visto protagonista: la sartoria per le donne detenute; il Cinema dentro le mura; Le voci di dentro in collaborazione con il Garante regionale Siviglia ed i magistrati del distretto di Corte d’Appello di Reggio Calabria; l’attività formativa in collaborazione con l’Universita’ di Giurisprudenza di Reggio Calabria; il costante rapporto di collaborazione con la società esterna ed in specie con le associazioni sociali del territorio nell’ottica della riabilitazione e del reingresso legale nella società delle persone provenienti dai circuiti penitenziari. “Un uomo ed un formatore esemplare”, afferma Agostino Siviglia, “che ha saputo coniugare competenza e professionalità con il garbo e l’umanità tipica di chi sa che le persone possono commettere errori ma possono anche cambiare in meglio la propria vita. Un esempio per tutti”, conclude Siviglia. Di certo, resterà la sua impronta educativa, ribadisce il Garante regionale, che potrà essere portata avanti dall’attuale responsabile dell’area educativa dott. Lorenzo Federico.
“Questi 42 anni di servizio, mi hanno reso una persona felice”, ha detto Emilio Campolo, “semplicemente, perché ho potuto fare del bene”. Un grazie di vero cuore, dunque, da parte del Garante regionale Siviglia a questa straordinaria personalità cittadina che, nell’ambito della formazione educativa, ha saputo spendere con onore e diligenza la sua intera esistenza al servizio delle persone detenute, nella esclusiva ottica di un positivo e possibile cambiamento di vita”.