Giudiceandrea su ruolo Pd nella formazione nuovo governo

Ed alla fine l’Italia toglie il coniglio dal cilindro, mette in campo il suo uomo migliore e, con il sacrificio anche di alcuni fuoriclasse, ribalta la partita e si rimette in gioco agli occhi dell’Europa e del mondo nel modo migliore di sempre: apparecchiando il salotto buono. Eh già, perché se qualcuno aveva voluto sparigliare le carte e far saltare il banco in un momento di già grande confusione, per approfittare del “colpaccio” ed uscire dalla casa comune con l’argenteria, il Presidente Mattarella ha saputo immediatamente fare luce (bene fanno alcuni a pensar male, chè il “coup de théâtre” fosse già pronto da un pezzo), riportando ordine e dignità per un Paese che se l’era cavata alla grande nella prima fase della pandemia, che aveva portato a casa per solo merito di Conte un Recovery found da mille e una notte, e che per le bizze di un gruppo residuale di urlatori e piagnoni si era ritrovato sull’orlo del baratro e con tutti i giornali ed i governanti del mondo a ridere e darsi di gomito. Ed in questo marasma abbiamo potuto apprezzare un Conte misuratissimo e pronto ancora al sacrificio, persino un Berlusconi disponibile al sostegno ed al dialogo e, permettetemi di dirlo e sottolinearlo, uno Zingaretti gigante che ha saputo ancora una volta fare la scelta giusta per il Paese prima e per la sua/nostra Comunità-Partito.

Ancora una volta in silenzio, misurando e contenendo l’evidente tensione, manifestata solo al momento in cui rifiutava di dare seguito alle domande dei giornalisti dopo il primo colloquio con il Presidente della Repubblica, contenendo sapientemente gli attacchi di mezza stampa, prima alla Presidente del Partito Valentina Cuppi e poi a sé stesso. Un “fuoco amico” (?) anestetizzato nel giro di pochissime ore dai fatti più che dalle chiacchiere, come suo costume, come ha abituato chi come me è innamorato della Politica che realizza, mette in pratica e che non fa fanfaluche o alza i decibel della discussione, spesso perché priva di tattiche ed argomenti. Zingaretti ha preso per mano la coalizione e l’ha condotta sulla spiaggia tranquilla del consenso all’Uomo Migliore che l’Italia poteva oggi scegliere per guidarla, garantendo dignità ad ognuno degli interlocutori, Conte in primis, e ponendo paletti Politici alla discussione per la formazione del prossimo, nuovo governo che dovrà essere Europeista e lontano dai sovranismi che avevano caratterizzato la prima avventura del Presidente Conte.

Mi pare che anche chi come me abbia reagito con stizza gridando :al voto!, Subito dopo aver visto il risultato delle consultazioni del presidente Fico, possa ritenersi soddisfatto di questa nuova strada, segnata e tracciata senza ogni dubbio da Mattarella e con l’evidente ed immediato avallo di Zingaretti, la cui scelta di tempi e modi della Politica ne restituiscono il valore di Statista e lo allontanano, vivaddio, ogni giorno di più dal leaderismo inutile ed urlante che abbiamo dovuto sopportare in questo Paese per più di un ventennio. Adesso aspettiamo “i nomi” che comporranno la squadra e vedremo come sarà composto e quanto largo il consenso al nuovo governo, nella speranza che possa traghettare l’Italia fuori dalla pandemia ed investire al meglio le potenti risorse economiche che il precedente governo era riuscito a portare a casa. Buona fortuna e buon lavoro a tutti noi.

Giuseppe Giudiceandrea

Coordinatore Forum provinciale Pd Cosenza

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