(DIRE) Roma, 3 Feb. – Controlli gia’ a partire dai 14 giorni precedenti l’ingresso in Giappone, tamponi prima della partenza e all’arrivo nel Paese, applicazioni su smartphone per segnalare continuamente lo stato di salute e supportare l’attivita’ di tracciamento durante i Giochi. Oltre, ovviamente, alle procedure per identificare, isolare e trattare eventuali casi positivi al Covid. Sono solo alcune delle informazioni contenute all’interno dei Playbook messi a punto dal Comitato Olimpico Internazionale, dal Comitato Paralimpico Internazionale e dal Comitato organizzatore di Tokyo 2020, che oggi hanno pubblicato il primo ‘volume’: si tratta di una serie di guide per aumentare la responsabilita’ dei principali stakeholder con l’obiettivo di implementare la sicurezza, anche sotto l’apetto della tutela della salute, dei Giochi Olimpici e Paralimpici della prossima estate. Per fare un esempio, nel loro Playbook atleti e tecnici verranno informati sulle modalita’ di soggiorno all’interno del Villaggio Olimpico e Paralimpico, e saranno sottoposti a severe misure di controllo per garantire la loro sicurezza: cio’ includera’ la limitazione del tempo di permanenza degli atleti e del personale di supporto nel Villaggio, restrizioni alla socializzazione, limitazioni agli spostamenti e un sistema di screening Covid-19. Tutta la serie di Playbook fornisce infatti principi di base che ogni gruppo di stakeholder – dagli atleti ai tecnici, fino alla stampa – seguira’ prima di raggiungere il Giappone, all’interno del Paese, durante il periodo di permanenza per i Giochi e al momento di lasciare il Paese. Tutte indicazioni logistiche utili alla pianificazione del soggiorno. Il primo di questa serie di Playbook e’, per ragioni logistiche, rivolto a Federazioni Internazionali e funzionari: nei prossimi giorni verranno pubblicati playbook per gli atleti, i media e le emittenti. Ad accompagnare la pubblicazione di ogni Playbook ci sara’ una serie di briefing del Cio, Ipc e Tokyo 2020 con le parti interessate in questione. Saranno la fonte di informazioni ufficiale e centralizzata e verranno aggiornati con maggiori dettagli nei prossimi mesi, man mano che la situazione globale relativa al covid-19 diventera’ piu’ chiara. I Playbook sono stati sviluppati grazie anche al contributo dell’Organizzazione mondiale della sanita’, del governo del Giappone, del governo metropolitano di Tokyo, esperti indipendenti e organizzazioni di tutto il mondo. Per quanto riguarda le prime contromisurie sanitarie relative alla pandemia, in un primo momento si tratta di indicazioni attualmente adottate in tutto il mondo relative all’igiene personale, ai test e alla tracciabilita’. Gli aggiornamenti dei Playbook sono previsti entro aprile e giugno, fornendo maggiori dettagli che consentiranno alle persone di passare alla fase successiva della pianificazione. “La salute e la sicurezza di tutti ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 sono la nostra massima priorita’. Ognuno di noi ha la sua parte da svolgere- il commento del irettore esecutivo dei Giochi Olimpici del Cio, Christophe Dubi- Sappiamo che questa Olimpiade sara’ diversa sotto molti punti di vista e che per tutti i partecipanti ci saranno alcune condizioni e vincoli che richiederanno flessibilita’ e comprensione. In cambio, i Giochi saranno ricordati come un momento storico per l’umanita’ e il Movimento Olimpico”. “Da quando sono stati posticipati i Giochi, nel marzo 2020, abbiamo imparato molto di piu’ sul Covid-19, mentre le migliaia di eventi sportivi internazionali che si sono svolti in sicurezza nell’ultimo anno ci hanno fornito preziose esperienze di apprendimento”, le parole di Craig Spence, chief Brand and Communications officer dell’Ipc. “La combinazione di questa nuove conoscenze con il know-how esistente ci ha permesso di sviluppare questi Playbook, che verranno aggiornati con maggiore dettaglio prima dei Giochi”. Per Nakamura Hidemasa, del Comitato organizzatore di Tokyo 2020, “la sicurezza e la protezione sono diventate la massima priorita’ di tutti. I Playbook includono non solo le misure specifiche che devono essere prese, ma anche i dettagli delle regole che devono essere osservate”. Ad esempio la presenza di un ‘covid manager’, con “la nomina di una persona che dovra’ supervisionare le contromisure Covid-19 in ciascun gruppo”. (Ekp/ Dire) 11:36 03-02-21