11:17 – “La più grande indagine globale sul cambiamento climatico mai condotta ha rilevato che il 64% delle persone crede che sia una “emergenza” e debba essere affrontata con urgenza, ma solo il 10% crede che i leader mondiali stiano facendo abbastanza”, scrive AL.JAZEERA questa mattina “Il People’s Climate Vote ha intervistato 1,2 milioni di persone in 50 paesi utilizzando annunci in 17 importanti app di gioco mobile. Gli intervistati rappresentano il 56% delle persone di età superiore ai 14 anni, secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), che ha collaborato con i sondaggisti dell’Università di Oxford per condurre il sondaggio.” L’uso innovativo di una app per giochi mobili, ha permesso il raggiungimento di una fascia sempre più ampia di individui, l’industria dei giochi infatti ha accesso a 2,7 miliardi di persone in tutto il Mondo di diverse età. Le persone intervistate, nonostante la pandemia in corso, ritengono che l’emergenza del cambiamento climatica sia urgente, in particolar modo i giovani (il 69%) sembrano essere molto più sensibili delle persone di età superiore ai 60 anni, e ritengono di dover applicare delle politiche contro il cambiamento climatico molto più drastiche e nel minor tempo possibile. “Tra le categorie di paesi intervistati, il livello più alto di sostegno (74%) per un’azione urgente per il clima proveniva dai piccoli stati insulari in via di sviluppo, seguiti dai paesi ad alto reddito (72%), dai paesi a reddito medio (62%) e dai paesi meno sviluppati (58 percento).Agli intervistati è stato anche chiesto di classificare la politica per affrontare il cambiamento climatico in base all’importanza. La conservazione delle foreste e della terra si è classificata al primo posto (54%), seguita dalla necessità di più energia solare, eolica e rinnovabile (53%), adottando tecniche agricole rispettose del clima (52%) e investendo di più in imprese e posti di lavoro verdi ( 50%).” Nello studio è emerso che gli individui con un più alto livello d’istruzione, sebbene vivano in Paesi ad alto o bassissimo reddito, siano molto più sensibili alle problematiche legate ai cambiamenti climatici rispetto a coloro i quali non hanno potuto ricevere la stessa istruzione. Viene chiesto dai giovani un aiuto più concreto e immediato ai leader del Pianeta per combattere i cambiamenti climatici, soprattutto in questo momento di grave crisi pandemica. Secondo gli intervistati, le risorse economiche e scientifiche normalmente impiegate nella scoperta di nuove risorse per la lotta ai cambiamenti climatici, in questo periodo sono state tutte deviate per limitare l’aumento dei contagi da Coronavirus, “mettendo in secondo piano” il clima. Secondo AL-JAZEERA, la lotta ai cambiamenti climatici e al Coronavirus potrebbero andare di pari passo, soprattutto in quanto entrambe le crisi e le decisioni prese dai leader influenzano già adesso il futuro del Pianeta, che dovrebbe essere sostenibile, inclusivo e prospero per tutti. “I ricercatori sperano che i risultati dell’indagine UNDP aiuteranno a informare i paesi mentre lavorano per sviluppare i loro impegni nazionali sul clima, noti anche come contributi determinati a livello nazionale e fanno parte degli impegni delle nazioni ai sensi dell’accordo di Parigi del 2015.” (cit. AL-JAZEERA)
SM