3 arresti e 800 piante sequestrate
Nell’ambito della consueta attività di monitoraggio di soggetti dediti al commercio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile apprendeva che il pregiudicato C.A. (di anni 33), residente a Fiano (To) e già denunciato, nel 2018, per aver avviato un’illecita coltivazione di cannabis, aveva acquisito la disponibilità di un capannone in questa via Fattorelli, nei pressi del canale derivatore dell’AEM, e ne aveva trasformato l’interno per ricavare alcuni ambienti in cui riprendere l’attività di illecita coltivazione, al riparo da sguardi indiscreti. Venerdì 22 u.s., pertanto, il personale della Sezione Antidroga effettuava un mirato servizio di appostamento nella zona. Gli investigatori vedevano giungere un’autovettura, dalla quale scendeva il C.A.; allorquando questi si accingeva ad accedere a un magazzino lì ubicato, gli investigatori tentavano di fermarlo, ma il malvivente, alla vista degli operanti, si dava alla fuga a piedi, in direzione del canale, in prossimità del quale veniva raggiunto; prima di essere definitivamente bloccato, riusciva a gettare le chiavi del capannone nell’acqua. Il portoncino del capannone, tuttavia, era già stato aperto nei frangenti precedenti; allorché gli agenti vi accedevano, potevano constatare che effettivamente era stato trasformato in un luogo per la coltivazione, la lavorazione ed il confezionamento di marijuana. All’interno dello stesso, infatti, erano state allestite tre serre di grandi dimensioni, un zona per l’essiccazione delle piante e una per il confezionamento del prodotto finito. Ognuno di questi ambienti era inoltre dotato di tutte le attrezzature necessarie per svolgere la funzione cui era destinato (lampade per coltivazioni indoor, aeratori, ventilatori, etc.).
L’irruzione nel capannone permetteva oltretutto di sorprendere due complici del C.A., intenti ad occuparsi di alcune delle attività necessarie per la lavorazione ed il confezionamento della sostanza stupefacente. Costoro, identificati per i pregiudicati torinesi D.F. O.(di anni 48) e S.P. (di anni 51), venivano pertanto tratti in arresto unitamente al C.A. L’operazione si concludeva con il sequestro di circa 800 piante di cannabis, di alcuni chilogrammi di infiorescenze essiccate, delle attrezzature rinvenute all’interno del magazzino e di due automezzi (un furgone e un’autovettura) adoperati dagli arrestati per svolgere l’illecita attività.
fonte – https://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo/688600eb810b0a25307352300