Su polemica Lombardia-ISS: “Possono esserci errori, basta ammetterli”
(DIRE) Roma, 25 Gen. – “I ritardi di Pfizer sono legati alla capacita’ di produrre in relazione allo stabilimento e alla sede attualmente in attivita’. Il contratto peraltro e’ in relazione alle dosi e non alle fiale. L’azione legale, la diffida in primis dell’Italia ma anche dell’Europa, ha un razionale, ovvero quello di ricevere le dosi concordate e poi ha senso rispetto ai ritardi che possono non essere recuperati”. Cosi’ il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a Radio24. “Tuttavia gia’ Pfizer ha dichiarato che dal primo febbraio i ritardi e le dosi saranno recuperate: se il ritardo si estende per piu’ di due settimane il problema diventa ampio, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa”. Anche per AstraZeneca ci sono problemi ma “le riduzioni delle dosi annunciate sono comunque vincolate anche all’approvazione all’Ema. La previsione delle dosi nasce ancor prima di avere una approvazione, da 16 milioni ora si arriva a 8. Non abbiamo sbagliato a fare queste previsioni in relazione all’approvazione: era necessario fare una scaletta previsionale, bene o male e’ stata rispettata. Pensiamo al vaccino Pfizer, che e’ arrivato in anticipo, o ancora a Moderna. Attenzione pero’: una volta approvato il vaccino, nei mesi successivi serve avere le dosi concordate”. Secondo Sileri “produrre le dosi di un vaccino non e’ mai semplice. Gia’ l’antinfluenzale va prenotato con mesi e mesi di anticipo. Serve sempre fare i conti con quello che uno ha”.