Brasile. Destra e sinistra in piazza, Bolsonaro è sotto accusa

Manifestazioni di segno differente nelle maggiori città

(DIRE) San Paolo (Brasile) 25 Gen. – Manifestazioni per chiedere l’impeachment del presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, organizzate sia dalla destra che dalla sinistra, si sono svolte nel finesettimana in diverse citta’ del Paese, tra le quali anche San Paolo e Rio de Janeiro. Sabato partiti di sinistra hanno organizzato cortei in diverse localita’. A San Paolo la protesta si e’ svolta nella strada principale della citta’ e, secondo una modabilita’ diffusa in Sudamerica in tempi di pandemia, ha visto stando agli organizzatori la partecipazione di circa 2.500 automobili. In un’intervista al portale di notizie Uol, il coordinatore generale della Central de Movimentos Populares (Cmp), Raimundo Bonfim, ha dichiarato che le rivendicazioni principali sono quattro: due sintetizzate negli slogan ‘Fuori Bolsonaro’ e ‘Subito i vaccini’, ma anche il ristabilimento dei sussidi sociali di emergenza e l’istituzione di misure di protezione dei posti di lavoro dopo le restrizioni imposte per arginare la pandemia. La presidente del Partido dos Trabalhadores (Pt), la deputata Gleisi Hoffmann, ha esortato i cittadini presenti al corteo di San Paolo a fare pressione affinche’ si apra il processo di impeachment del presidente. “A tutti coloro che dicono che mettere in stato di accusa il capo di Stato in questo momento significa generare instabilita’ nel Paese, noi dobbiamo rispondere che l’instabilita’ e’ gia’ qui e che la crisi e’ grave” ha affermato Hoffmann: “L’instabilita’ ha un nome: Jair Bolsonaro”.
Domenica invece e’ stata la volta delle organizzazioni di destra. Gruppi come il Movimento Brasil Livre (Mbl) e Vem pra Rua, gia’ protagoniste delle manifestazioni contro il governo dell’allora presidente Dilma Rousseff, del Pt, hanno convocato proteste che si sono svolte principalmente a San Paolo e Rio de Janeiro. In un comunicato pubblicato sulle reti social l’Mbl ha chiamato i cittadini a protestare, elencando i problemi che caratterizzerebbero il governo: “Frodi elettorali; consegna del governo a forze di centro; alleanze con l’ex presidente della Corte suprema federale, Toffoli, il procuratore generale della Repubblica, Aras, e il giudice della Corte suprema federale, Kassio; abbandono delle linee guida economiche; fine della lotta alla corruzione; sabotaggio della lotta alla pandemia”.
Le proteste giungono in un momento in cui la popolarita’ del presidente appare in crisi. Un sondaggio realizzato dall’istituo Datafolha mostra che il 40 per cento della popolazione ritiene l’operato del governo negativo o pessimo. Una percentuale, questa, otto punti piu’ alta rispetto a quella emersa dall’ultima indagine realizzata a inizio dicembre. Anche l’indice di approvazione dell’esecutivo, che si attestava intorno al 37 per cento il mese scorso, e’ stimato adesso al 31.
Le manifestazioni arrivano a pochi giorni dall’elezione dei nuovi presidenti della Camera dei deputati e del Senato federale.
I nuovi eletti dovranno decidere se accettare o meno le piu’ di 50 richieste di impeachment depositate contro Bolsonaro. Stando a Lais Garcia, portavoce della formazione di opposizione Rede Sustenibilidade, le proteste del fine-settimana sono state “un riscaldamento” in vista delle manifestazioni previste per domenica 31 gennaio, vigilia delle elezioni dei presidenti di Camera e Senato.
(Jom/Dire) 18:35 25-01-21

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