12:27 – Il laboratorio di nanotecnologie “4ward360” mostra come la produzione nel settore edile si stia spingendo verso l’uso di tecniche o metodologie costruttive all’avanguardia, nel tentativo di apportare un miglioramento qualitativo negli immobili. Una di queste nuove metodologie è l’uso sempre più frequente di nanotecnologie nel miglioramento delle prestazioni chimico-fisico delle componenti dei manufatti, esse infatti riescono a risolvere diversi problemi riscontrati nei materiali da costruzione. Tale scelta segna una svolta nell’uso di nanotecnologie, non più solamente come business, ma anche come soluzione dei quotidiani problemi dei cittadini, i quali sono sempre più voltati alla tecnologia e alla sostenibilità. La nanotecnologia viene usata sin dalla progettazione per accorciare notevolmente i tempi di realizzazione del fabbricato, e dunque anche i costi, solitamente molto elevati per i nuovi immobili. Normalmente i documenti da compilare per la costruzione di un nuovo fabbricato sono molteplici e il loro ottenimento richiede spesso tempi molto lunghi, i quali verrebbero notevolmente accorciati con l’uso di nanotecnologie da parte del tecnico progettista, infatti essi diventerebbero “una vera e propria firma digitale non modificabile e anticontraffazione sfruttando delle frequenze consequenziali di stringhe”, scrive ADNKRONOS, “Al termine di tutta la filiera edilizia, a conclusione di un intero archivio che digitalmente descrive l’intera vita del fabbricato, la firma o timbro digitale può essere associato a quel specifico file rendendolo unico: diventa la sua identità digitale”. La nanotecnologia dunque aiuterebbe a migliorare sia la trasmissibilità dei documenti e il loro riconoscimento, sia la costruzione dell’immobile accorciandone i tempi di produzione. (cit. ADNKRONOS)
SM